Chat with us, powered by LiveChatParlamento Ue: via libera a Fondo europeo di solidarieta' - FASI
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Parlamento Ue: via libera a Fondo europeo di solidarieta'

|Novità
17 aprile 2014

Alluvione - foto di Roberto Ferrari from Campogalliano (Modena), ItalyL'Europarlamento approva le nuove regole per semplificare e rendere più rapido l'accesso al Fondo europeo di solidarietà, confermando l'accordo raggiunto con il Consiglio. Il FSUE avrà un bilancio massimo di 500 milioni di euro l'anno per il periodo 2014-2020.

In base al testo, gli aiuti ai Paesi membri e a quelli candidati colpiti da inondazioni o da altre calamità naturali saranno erogati più celermente e in modo più efficace grazie al Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE).

L'accordo con il Consiglio dei ministri dell'Ue, confermato dal Pe in plenaria, prevede il versamento di un anticipo pari al 10% degli aiuti, per un importo massimo di 30 milioni di euro, e la semplificazione dei criteri di approvazione per i disastri meno gravi a livello regionale.

Eleggibilità

Il Fondo, che in precedenza veniva mobilitato solo per calamità gravi, con danni superiori ai 3 miliardi di euro o allo 0,6% del reddito nazionale lordo del paese colpito, con le nuove regole potrà essere impiegato anche per catastrofi di dimensioni più limitate.

Per questi casi, le nuove norme prevedono un singolo e semplice criterio di ammissibilità: una soglia di danno dell'1,5% del prodotto interno lordo della regione interessata. In deroga a questo criterio, la soglia per le regioni ultraperiferiche è dell'1% del Pil.

Per le calamità naturali più gravi, il limite rimane fissato a 3 miliardi di euro (a prezzi 2011) e allo 0,6% del reddito nazionale lordo (RNL).

Infine è previsto l'utilizzo del Fondo anche per alcuni tipi di catastrofi, come la siccità, che si sviluppano su un lungo arco di tempo prima che se ne risentano gli effetti disastrosi.

Tempi

Con le nuove regole, gli Stati membri hanno 12 settimane di tempo per inviare la richiesta di mobilitazione del Fondo di solidarietà.

La Commissione europea, a quel punto, ha sei settimane per valutare se sussistono le condizioni per accedere ai fondi Ue e determinare l'ammontare del contributo, che dovrà essere approvato da Consiglio e Parlamento.

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