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Ue - Beatrice Covassi nuovo capo della rappresentanza in Italia

|Novità
15 aprile 2016

A partire dal 16 aprile, data in cui prenderà servizio, Beatrice Covassi sarà alla guida della rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Beatrice Covassi - foto di Rappresentanza in Italia della Commissione europea

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Beatrice Covassi nominata Capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea. Prenderà servizio il 16 aprile 2016.

Con una solida esperienza di oltre 15 anni nelle istituzioni europee, forti competenze diplomatiche e di sensibilizzazione pubblica, Covassi succede a Emilio Dalmonte, che ha guidato temporaneamente l'ufficio dalla scorsa estate, quando Lucio Battistotti ha lasciato il posto di titolare per termine del mandato.

Dal 2010 al 2014 Beatrice Covassi ha coperto la carica di Primo Consigliere presso la delegazione dell'Ue negli Stati Uniti a Washington DC, dove era responsabile dell'allora nuovissimo portafoglio economia digitale e cibersicurezza transatlantica. In questa veste ha coordinato le attività dirette alla governance di Internet, alla cybersecurity e alla tutela della vita privata in rete, compreso il coordinamento politico con gli Stati membri dell'Ue.

Nel 2008 è stata assegnataria di una borsa di studio dell'Ue presso la George Mason University di Arlington (USA), dove ha impartito un corso sulla nuova politica dell'Unione in materia di mezzi di comunicazione.

Ma la sua esperienza negli uffici Ue risale al 2000: da allora, Beatrice Covassi ha ricoperto diverse cariche presso la Commissione europea a Bruxelles e a Lussemburgo, volte principalmente alla promozione dello sviluppo del mercato unico digitale. In particolare ha svolto la funzione di assistente alle politiche della direzione delle comunicazioni elettroniche nel periodo dell'apertura del mercato delle telecomunicazioni sfociato nella nascita di nuovi servizi, nell'abbassamento dei prezzi al consumo e nella creazione di posti di lavoro in tutta Europa. Ha inoltre presieduto il gruppo incaricato del passaggio al digitale ed è stata capo unità aggiunto delle unità strategiche per l'agenda digitale europea e per l'economia basata sui dati. Il suo ultimo incarico l'ha vista alla guida dello sviluppo di politiche in materia di dati aperti e di un partenariato pubblico-privato sui big data.

Beatrice Covassi si è laureata con lode alla Scuola di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze con una tesi sul diritto amministrativo comparato e dell'Unione europea e ha conseguito inoltre due diplomi post-universitari presso il Collegio d'Europa di Bruges (promozione Tocqueville) e presso l'Accademia di diritto europeo (Grecia). Oltre all'italiano, la sua lingua madre, Beatrice Covassi parla correntemente anche inglese, francese, portoghese e spagnolo.

Dall'avvio della Commissione Juncker i direttori delle rappresentanze sono nominati dal Presidente e fungono da suoi rappresentanti politici nel rispettivo Stato membro di distaccamento. A Covassi spetta dunque la responsabilità di favorire l'attuazione in Italia del Piano che porta il nome del presidente dell'Esecutivo Ue.

Stando agli elenchi relativi ai progetti che nel 2016 sono stati approvati in Italia nel quadro del programma di investimenti sostenuto da Bruxelles, l’Italia sta sfruttando in pieno le opportunità offerte dal piano Juncker. Per adesso risultano approvati quindici progetti tra Bei e Fei, per un totale di finanziamenti per 388 milioni di euro e un valore di investimenti pari a circa 4,4 miliardi totali. Un effetto leva parecchio elevato, ma comunque in linea con i parametri indicati dall’Europa.

Inoltre, l'esperienza pluriennale di Covassi nel settore dell'economia digitale può rivelarsi particolarmente utile alla luce del piano italiano per la banda ultralarga, che raccoglie gli obiettivi dell'agenda digitale europea, con il digital single market primo punto all'rdine del giorno.  

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