Il Fondo è stato istituito oltre un anno fa, presso il Consorzio Etimos, per favorire l'accesso al credito di famiglie, micro e piccole imprese, professionisti, cooperative e associazioni colpiti dal terremoto del 2009.

Le risorse stanziate ammontano ad oltre 4,5 milioni di euro, ripartiti tra le seguenti misure:

• Misura 1: Linea di credito solidale per le famiglie (500.000 euro),
• Misura 2: Linea di credito mutuo chirografario (3.530.000 euro),
• Misura 3: Linea di credito anticipazioni (500.000 euro).

Con le ultime modifche approvate, l'importo massimo concesso alle famiglie è stato raddoppiato a 10.000 euro, mentre per le restanti misure i finanziamenti ammissibili dovranno avere un importo compreso tra 5.000 e 50.000 euro. Inoltre, sono stati snelliti alcuni dei requisiti indispensabili per l'accesso al credito, a partire dall'obbligo di dover dimostrare e documentare i danni, diretti e indiretti, subiti a causa del terremoto.

"La revisione del protocollo è una risposta concreta ai rilievi e ai suggerimenti che ci sono arrivati in questi mesi da più parti, dal basso così come da soggetti istituzionali" sottolinea Paolo Nicoletti, presidente del Consorzio Etimos.

Fino ad oggi con il Fondo sono stati erogati oltre 2 milioni di euro a favore di coloro che, per mancanza di garanzie e difficoltà a dimostrare la propria capacità di rimborso, erano stati esclusi dai normali circuiti creditizi, ha proseguito Nicoletti.

Le novità introdotte intendono "rispondere con efficacia ancora maggiore a una domanda di credito proveniente da fasce di popolazioni senz'altro fragili ma potenzialmente capaci di superare questo momento di difficoltà grazie a uno strumento come il microcredito, non assistenzialistico ma responsabilizzante", ha concluso il presidente.

Il nuovo progetto sarà vincolante per tutte le banche che confermeranno la loro adesione.

Protocollo