Chat with us, powered by LiveChatCultura: il Programma Media continua, ma perde il marchio - FASI
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Cultura: il Programma Media continua, ma perde il marchio

|Novità
10 agosto 2012

nanni moretti foto di Marco Calvani Finanziamenti al cinema, si cambia. All'interno del nuovo programma ombrello Europa Creativa continuerà ad esserci il programma Media, al quale verranno assegnate delle azioni specifiche e una dotazione finanziaria autonoma - sulla cui entità si sta ancora discutendo nell'ambito del bilancio dell'Ue. La novità è che la Commissione ha adottato un'identità visiva unica: d'ora in poi un film finanziato dall'Ue sarà riconosciuto solo attraverso i simboli della Commissione europea e del Parlamento. In linea di principio, quindi, il logo del programma Media cesserà di esistere. 

Ad affermarlo, in un'intervista con Euractiv.it, è Aviva Silver, funzionaria della Commissione e responsabile del Programma Media: "Il Parlamento ha espresso dispiacere per la decisione, dicendo che sarebbe un peccato perdere questo logo dopo tanti anni in cui il cinema europeo è stato così identificato. Nel suo rapporto, dunque, il Parlamento ribadirà l'importanza di preservare il logo Media. La Commissione dovrà esprimersi su questo punto nei prossimi mesi, ma per farlo deve aspettare l'opinione formale del Parlamento, che purtroppo non sarà resa nota prima della fine del 2012. La decisione finale, come sempre, spetterà al Parlamento e al Consiglio".

Poi, da esperta in materia, una sua valutazione personale sulla questione: "Su questo punto ci sono due diverse scuole di pensiero. E' importante avere un'identità visiva unica, come vorrebbe la Commissione, ma al tempo stesso comprendo il valore del marchio Media. Secondo me sarebbe utile mantenerlo, ma comprendo pure la necessità di portare avanti una strategia ad un livello globale".

Il programma Media

Tra gli habitués di Media c'è Nanni Moretti che attraverso questo programma ha potuto realizzare alcune sue opere recenti: La stanza del figlio (2003), il Caimano (2005) e Habemus Papam (2011). Quasi tutti i maggiori registi italiani "impegnati" sono passati per Media: da Placido a Sorrentino, da Tornatore a Benigni. Ma anche Olmi, Luchetti e Comencini, Bellocchio. Si ricorda che il programma europeo può finanziare sia la produzione, che la distribuzione.

Non solo film intellettuali: tra i lungometraggi foraggiati da Media c'è anche il cinepanettone La Banda dei Babbi Natale e i blockbuster Immaturi e Manuale d'amore.
Ed è vero che Media ha partorito anche degli insuccessi al botteghino, ma questo è un problema di registi e produttori, più che dell'Ue.

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