Chat with us, powered by LiveChatLombardia: firmato il Patto politiche attive del lavoro 2013 - FASI
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Lombardia: firmato il Patto politiche attive del lavoro 2013

|Novità
29 gennaio 2013

LavoroSono i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità i protagonisti del 'Patto politiche attive del lavoro 2013', firmato il 28 gennaio tra Regione Lombardia e parti sociali. Il Patto prevede l’accesso a corsi di riqualificazione o di ricollocazione per chi percepisce un sostegno al reddito e l’introduzione di misure specifiche per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Per valutare gli esiti dei nuovi interventi la Regione adotterà nei prossimi mesi sarà a un modello di "rating", volto a rendere il Patto più trasparente e misurabile.

Entro il 1° aprile - hanno annunciato le parti sociali e la Regione - l'attuale sistema della dote ricollocazione e riqualificazione sarà modificato per rispondere al meglio alle esigenze professionali dei lavoratori e delle imprese.

Per coloro che accedono alla cassa in deroga con intervento 'A' (500 ore per lavoratore da utilizzare in modo flessibile), l'obbligo di attivazione per i lavoratori inizierà il prossimo 1° aprile. Chi invece intende cominciare subito, può partire da febbraio, senza alcun obbligo. Per coloro che invece accedono alla cassa in deroga con intervento 'B' (sei mesi rinnovabili), le politiche attive sono le stesse dell'anno scorso: dote riqualificazione e dote ricollocazione per i primi mesi dell'anno.

Gli interventi saranno finanziati grazie alla dotazione del Fondo sociale europeo (programmazione 2006/2013).

Tra le misure più significative previste dal Patto – ha affermato Fulvia Colombini, della segreteria della Cgil lombarda – “vi è quello di rendere disponibili i percorsi di politiche attive del lavoro e i relativi finanziamenti a tutti coloro che sono disoccupati o in cassa integrazione straordinaria con rischio concreto di perdita del posto di lavoro".

Con il Patto “prosegue e si rafforza l'importante innovazione, introdotta fin dal 2009 - ha commentato l'assessore regionale all'istruzione, formazione e cultura, Valentina Aprea - che ha sancito un collegamento stretto tra la protezione sociale del reddito e la partecipazione a percorsi di riqualificazione o di ricollocazione: il lavoratore ha diritto ad usufruire di servizi di riqualificazione o di ricollocazione che la Regione gli mette a disposizione sotto forma di una dote personalizzata, ma, essendo titolare di un sussidio di cassa integrazione o di mobilità in deroga, ha anche il dovere di attivarsi celermente per accedere a quei servizi"

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