Chat with us, powered by LiveChatEuropa creativa: il nuovo programma pluriennale Ue per la cultura - FASI
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Europa creativa: il nuovo programma pluriennale Ue per la cultura

|Novità
27 aprile 2012

Silvia Costa - eurodeputata Pd

Per crescere l’economia non basta, l’Europa deve investire maggiormente in cultura e creatività. Lo ha dichiarato, ieri, l’eurodeputata (Pd) Silvia Costa durante l’audizione pubblica della Commissione cultura e educazione (CULT) del Parlamento europeo sul tema: “Definire il futuro dei programmi Ue su cultura e media”. Al centro dell’audizione, il programma pluriannuale “Europa creativa”.

“Creative Europe 2014-2020” è il nome del nuovo programma comunitario proposto lo scorso novembre dalla Commissione europea con l'obiettivo di agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte degli artisti e dei professionisti, con particolare attenzione alle diversità culturali e alla transizione verso il digitale.

Una volta approvato anche dal Parlamento europeo e dal Consiglio, “Europa creativa” andrà a sostituire i vecchi strumenti (come MEDIA per il settore audiovisivo o il programma Cultura), introducendo novità importanti: amplierà “l’area di intervento alle industrie culturali e creative, incrementando il budget del 37%, per un totale di 1,9 miliardi di euro nei sette anni”, ha ricordato Costa, nel corso della presentazione di una relazione sul regolamento del programma.
“Nella mia relazione – ha proseguito l’eurodeputata - intendo affermare il valore intrinseco della cultura, rispetto all´approccio troppo economicistico e funzionalistico della Commissione, nonché il dovere di tutelare e valorizzare il comune patrimonio culturale europeo, materiale e immateriale, come elemento fondamentale della identità europea nonché di sostenere anche i progetti di qualità e innovativi presentati dalle realtà no profit e profit, anche di piccole dimensioni”.

In merito alla sfida del digitale, Costa ha ricordato, tuttavia, che, per garantire il successo delle iniziative promosse in passato dai programmi MEDIA e Cultura, è necessario che il nuovo atto legislativo, “mantenga i due programmi autonomi per denominazione, competenza e budget”.

L'audizione si è avvalsa anche degli interventi di Valerio Caruso, direttore di Cineuropa, Olaf Zimmermann, amministratore delegato del Consiglio culturale tedesco, David Hesmondhalg, rettore dell’istituto di studio sulle comunicazioni del’Università di Leeds, Radu Mihaileanu, regista e presidente onoraio del Premio Lux, Hans Kristian Kristensen, responsabile per i settori cultura ed istruzione della presidenza danese del Consiglio dell’Ue e Vladimir Sucha, direttore generale della DG educazione e media della Commissione europea.

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Creative Europe 2014-2020

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