Chat with us, powered by LiveChatDissesto idrogeologico: proposte Regioni per maxi-piano - FASI
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Dissesto idrogeologico: proposte Regioni per maxi-piano

|Novità
05 dicembre 2014

Author: ziriuz84 / photo on flickr Le Regioni presentano al Governo l'elenco degli interventi da inserire nel maxi-piano contro il dissesto idrogeologico per il settennato 2014-2020.

Le Regioni propongono 4.512 progetti, finalizzati alla messa in sicurezza contro frane e allagamenti, per un costo complessivo di 14,7 miliardi di euro.

La maggior parte delle opere (3.709), tuttavia, non è cantierabile, risulta ferma alla fase di studio di fattibilità. Si tratta, quindi, di finanziare i restanti 1.042 interventi, per un importo di 3,2 miliardi di euro a valere su risorse nazionali, in particolare del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), sui fondi europei e grazie all'intervento della Banca europea degli investimenti (BEI).

Prima di Natale un decreto definirà i criteri di selezione delle opere: sarà necessario calendarizzare le operazioni in base alle risorse disponibili e garantire la fattibilità dei progetti più urgenti e cantierabili per il primo biennio, rimandando al 2018 gli altri interventi. Questi, in ogni caso, riceveranno aiuti per iniziare o completare la fase di progettazione e poter così essere pronti per la seconda fase di cantiere.

Risorse disponibili

Il Fondo Sviluppo e Coesione sbloccherà i pagamenti solo alla fine del settennato 2014-2020. Nel frattempo il Governo dovrà individuare una banca che possa anticipare le risorse. “Faremo probabilmente una procedura competitiva tra la BEI e altri istituti” spiega il direttore della Struttura Tecnica, Mauro Grassi, anche se la richiesta alla Banca europea degli investimenti resta al momento la corsia preferenziale.

Solo in un secondo momento, quindi, potranno essere firmati gli accordi di programma con ciascuna Regione, con l'elenco degli interventi ammessi, le fonti di finanziamento e i tempi di realizzazione previsti.

Un problema potrebbe aprirsi nella ripartizione dei fondi, perché il Fondo Sviluppo e Coesione deve essere destinato per l’80% al Sud, ma la maggior parte dei fabbisogni di interventi anti-dissesto riguarda il Centro-Nord.

Si valuta quindi l'utilizzo di risorse dei Programmi Operativi Regionali (POR) e di fondi assegnati e non spesi negli ultimi 15 anni, che ammonterebbero a circa 2 miliardi di euro: Palazzo Chigi conta di riuscire a completare questo complesso iter entro i primi mesi del 2015.

In questo ambito si inserisce anche il piano da 700 milioni di euro per la messa in sicurezza delle grandi città e delle aree metropolitane: “Qui abbiamo selezionato solo progetti definitivi o esecutivi - spiega Grassi - perché bisogna fare presto”. Il Governo crede di riuscire a rendere appaltabili queste opere già nei primi mesi del 2015.

Protocollo Ambiente-Lavoro: 200 volontari servizio civile per difesa territorio

Ministeri del Lavoro e dell’Ambiente e Dipartimenti della Gioventù e del Servizio Civile della Presidenza del Consiglio hanno siglato un accordo di programma per impiegare oltre 200 volontari nei loro progetti di servizio civile.

Tra i settori in cui impiegare i giovani volontari anche quelli della difesa del suolo, della salvaguardia del patrimonio nazionale e del rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema, tematiche strettamente connesse al maxi-piano.

“Vogliamo rendere protagonisti i giovani di quella svolta culturale in campo ambientale di cui ha urgente bisogno il Paese”, commenta in ministro Gian Luca Galletti.

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Dissesto idrogeologico: finanziamenti primo stralcio Piano 2014-2020

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