Chat with us, powered by LiveChatSmart cities and Social innovation - al via i primi progetti - FASI
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Smart cities and Social innovation - al via i primi progetti

|Novità
25 gennaio 2016

Avviati gli investimenti a favore delle città intelligenti e dell'innovazione sociale finanziati dal MIUR

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Con la firma dei contratti, nel mese di dicembre, sono partiti i primi progetti a valere sul bando Smart cities and communities and Social innovation. Bando che, però, risale al 2012.

Il bando Smart cities and communities and Social innovation

Dopo il bando del marzo 2012 riservato alle Regioni del Mezzogiorno e finanziato nell'ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013, nel luglio dello stesso anno il Ministero dell'Istruzione aveva lanciato un secondo avviso Smart cities and communities and Social innovation dedicato all'interno territorio nazionale.

Obiettivo dell'intervento era sostenere progetti capaci di rendere le città più intelligenti e sostenibili, attraverso attività di ricerca industriale in diversi settori, dalla sicurezza del territorio alla domotica, dalla gestione delle risorse idriche all'egovernment, senza dimenticare mobilità e smart grid.

L'avviso era finanziato con 655,5 milioni di euro a valere sul FAR, il Fondo per le agevolazioni alla ricerca, di cui:

  • 170 milioni nella forma del contributo alla spesa,
  • 485,5 milioni in forma di finanziamenti agevolati.

Nell'ambito della prima dotazione una quota pari a 25 milioni di euro era destinata al sostegno di progetti di Innovazione sociale, cioè work packages formativi relativi alle idee progettuali per le città e le comunità intelligenti, quindi volti all'individuazione dei bisogni della popolazione e delle relative soluzioni tecnologiche. Tali progetti, proposti da giovani under 30, sarebbero poi stati strutturalmente collegati dal MIUR all'interno dei progetti esecutivi.

Tempi lunghi

Il bando prevedeva infatti due fasi di valutazione. Il termine per la presentazione dei progetti preliminari era fissato al 9 novembre 2012 per le idee progettuali in ambito Smart cities and communities e al 7 dicembre 2012 per la linea Innovazione sociale.

Trascorsi 30 giorni dalle scadenze il MIUR prevedeva di approvare le graduatorie generali per le due linee di intervento, con l'invito ai soggetti ammessi alla seconda fase della selezione a presentare i progetti esecutivi.

Il 28 febbraio, con un ritardo contenuto rispetto alle previsioni, sono stati approvati i decreti direttoriali n. 370/2013 e n. 371/2013 con le graduatorie generali. Da quel momento, però, i tempi hanno cominciato ad allungarsi. A seguito dell'individuazione di alcuni errori materiali negli atti valutativi rilasciati dagli esperti, però, a marzo la graduatoria delle idee progettuali è stata sostituita, mentre a giugno è stata rettificata quella relativa ai progetti di innovazione sociale.

Le valutazioni dei progetti esecutivi sono quindi state rilasciate nell'ottobre 2013 e solo nel febbraio 2014 è stato approvato il decreto direttoriale con l'elenco definitivo degli ammessi alle agevolazioni.

Da quel momento alla firma dei primi contratti, avvenuta a dicembre 2015 secondo quanto si apprende da Invitalia, sono passati quasi due anni.

I progetti finanziati

Gli interventi finanziati, spiega Invitalia, sono in tutto 80, di cui:

  • 32 progetti di ricerca industriale presentati da circa 270 soggetti industriali privati e 100 soggetti pubblici di ricerca, per un importo di 318 milioni di euro;
  • 48 progetti di innovazione sociale, presentati da 150 giovani under 30, per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro.

Quanto agli investimenti avviati a dicembre, si tratta di progetti negli ambiti 'Architettura sostenibile e materiali', 'Logistica last-mile' e 'Invecchiamento della società', per un importo complessivo di circa 25,6 milioni di euro.

Nel primo settore, ad esempio, rientra lo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio strutturale interno di edifici ed opere civili in calcestruzzo e per la loro messa in sicurezza, mentre le iniziative di smart health per gli anziani vanno dai servizi di tele-assistenza e tele-monitoraggio agli strumenti di diagnosi precoce.

Author: andrewsurgenor / photo on flickr

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