Chat with us, powered by LiveChatPrestiti CDP - al via la rinegoziazione con Enti locali - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Prestiti CDP - al via la rinegoziazione con Enti locali

|Novità
22 aprile 2016

Parte la rinegoziazione dei debiti tra Province, Città metropolitane e Cassa depositi e prestiti.

euro

> Enti locali - semplificazione procedure per pareggio di bilancio

> CDP - ultimi bilanci, utili in calo e boom sugli enti locali

L’operazione, che punta a favorire il processo di riforma degli enti locali, è stata appena lanciata da Cdp e avrà come pezzo forte il mancato pagamento di quote capitale per tutto il 2016, con il versamento di tutti gli interessi a fine anno. Sarà applicabile solo per i finanziamenti residui di importo superiore a 10mila euro. Mentre, sul fronte dei tempi, le domande andranno presentate al massimo entro il prossimo 4 maggio.

La circolare di Cdp

L’operazione è stata lanciata da una circolare, firmata dall’amministratore delegato Fabio Gallia. Si chiama “Rinegoziazione 2016” ed è aperta a Province e Città metropolitane. In sostanza, attraverso questo nuovo strumento gli enti interessati potranno gestire attivamente il debito, rimodulando la propria posizione debitoria. Il plafond si inquadra nell’ambito delle iniziative per questo tipo di gestione debitoria che Cdp ha già posto in essere già nel corso del 2015, a supporto del processo di riorganizzazione e trasferimento delle funzioni avviato con la riforma delle Province e delle Città metropolitane.

Quali prestiti sono rinegoziabili

Non tutti i prestiti contratti dagli enti con Cdp saranno rinegoziabili attraverso questo meccanismo. La possibilità si limita, infatti, ai finanziamenti ordinari a tasso fisso, variabile e flessibili con ammortamento interamente a proprio carico, “eventualmente oggetto di precedenti operazioni di rinegoziazione”. Non saranno ammesse esposizioni minime, per ragioni di semplificazione. L’importo del debito residuo deve, allora, essere pari ad almeno 10mila euro su ogni singola posizione.

I vantaggi dello strumento

Chi rispetta queste caratteristiche di base potrà accedere al processo di rinegoziazione. E, nella sostanza, non pagherà quote capitale per il 2016, versando la quota interessi in una soluzione unica, il 31 dicembre prossimo o il 31 gennaio del 2017, a sua scelta. Dopo la rinegoziazione, il debito totale avrà una durata di un anno in più. Si potrà scegliere tra il tasso fisso o quello variabile, modulando anche il piano di ammortamento in base alle diverse esigenze dell’ente.

> Fondo progettazione CDP - domande ed erogazioni al ralenti

Come aderire

Per aderire all’operazione, nella pratica, sarà necessario accedere all’applicativo web all'interno del Portale dei finanziamenti di Cassa depositi e prestiti, utilizzando le proprie credenziali. Chi non dispone di password di accesso dovrà registrarsi, compilando un modulo da trasmettere a Cdp secondo le istruzioni riportare al suo interno.

I tempi per le domande

Infine, bisogna tenere in considerazione i tempi fissati per lo strumento.

Il periodo di adesione per Province e Città metropolitane va dal 19 aprile al 4 maggio 2016. Ci sarà, poi, tempo fino al prossimo 11 maggio per presentare la documentazione completa a Cdp, includendo la proposta irrevocabile di rinegoziazione, la determinazione a contrarre e il modulo per l’attestazione dei poteri di firma del sottoscrittore del contratto, completo di copia del documento di identità.

Cassa depositi e prestiti risponderà alle proposte irrevocabili, accettando i termini e dando, così, il via definitivo alla rinegoziazione.

> Il link alla pagina dedicata di CDP

;