Calcolo alte prestazioni: il regolamento dell'impresa comune EuroHPC
Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'UE il regolamento che istituisce l'impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni. L'EuroHPC Joint Undertaking supporterà la realizzazione di progetti e infrastrutture per il calcolo ad alte prestazioni.
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Dopo l'ok del Consiglio Competitività a fine settembre, il regolamento dell'EuroHPC Joint Undertaking arriva in Gazzetta ufficiale europea. La missione dell'impresa comune è "elaborare, predisporre, estendere e mantenere nell'Unione un'infrastruttura integrata di supercalcolo e di dati all'avanguardia e di elaborare e sostenere un ecosistema di calcolo ad alte prestazioni estremamente competitivo e innovativo".
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Obiettivi e attività
L'impresa comune sosterrà un programma di ricerca e innovazione ambizioso per sviluppare e mantenere un ecosistema all'avanguardia per il calcolo ad alte prestazioni, esascala e oltre, che contempli tutti i segmenti della catena del valore scientifico e industriale, inclusi i microprocessori a basso consumo e le tecnologie middleware, la progettazione di algoritmi e di codici, le applicazioni e i sistemi, i servizi e l'ingegneria, le interconnessioni, il know-how e le abilità, per l'era del supercalcolo di prossima generazione.
L'EuroHPC Joint Undertaking si impegna inoltre a promuovere l'adozione e l'utilizzo sistematico dei risultati di ricerca e innovazione raggiunti presso gli utilizzatori del mondo scientifico, dell'industria, incluse le PMI, e del settore pubblico. Verrà fornito pertanto l'accesso a infrastrutture e servizi basati sul calcolo ad alte prestazioni, per favorire la diffusione di applicazioni e servizi nuovi ed emergenti ad alta intensità di calcolo e di dati.
Le attività dell'impresa comune si concentreranno su due ambiti:
- infrastruttura di supercalcolo paneuropea per acquisire e predisporre nell'UE due supercomputer tra i primi cinque a livello mondiale e almeno altri due che si classifichino tra i primi 25 al mondo. Tali macchine saranno interconnesse con i supercomputer nazionali esistenti e messe a disposizione di utenti pubblici e privati in tutta Europa, per essere impiegate in oltre 800 campi di applicazione scientifici e industriali;
- ricerca e innovazione per sostenere lo sviluppo di un ecosistema europeo di supercalcolo, stimolare un comparto industriale di fornitura di tecnologie e mettere risorse di supercalcolo in molti settori di applicazione a disposizione di un gran numero di utenti pubblici e privati, comprese le piccole e medie imprese.
Paesi partecipanti
L'impresa comune, con sede a Lussemburgo, è incaricata dell'attuazione di un partenariato pubblico-privato (PPP) per un periodo fino al 31 dicembre 2026.
Ad oggi si sono impegnati a partecipare all'impresa comune diversi Paesi europei: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Norvegia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna e Ungheria.
Budget e bandi
L'impresa comune disporrà di un budget di 1 miliardo di euro, di cui una metà proveniente dal bilancio UE - tramite il Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility - CEF) e Horizon 2020 - e l'altra metà dagli Stati membri europei partecipanti. Risorse supplementari per un valore di 400 milioni di euro saranno messe a disposizione da partner privati.
Gli inviti a presentare proposte e i bandi di gara d'appalto saranno pubblicati entro il 31 dicembre 2020; in casi debitamente giustificati è prevista un'estensione fino al 31 dicembre 2021.