Chat with us, powered by LiveChatIVA: Bruxelles propone dichiarazione standard in tutta Europa - FASI
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IVA: Bruxelles propone dichiarazione standard in tutta Europa

|Novità
23 ottobre 2013

IVALa Commissione europea ha proposto una nuova dichiarazione IVA standard per ridurre gli oneri burocratici a carico delle imprese.

La proposta della Commissione si inserisce nel contesto del programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (Regulatory Fitness and Performance Programme - REFIT).

La dichiarazione IVA standard, che sostituirebbe le dichiarazioni nazionali, mira a facilitare il rispetto della normativa sull'imposta sul valore aggiunto attraverso la richiesta delle medesime informazioni a tutte le imprese dell'Unione.

Attualmente in Europa ogni hanno vengono presentate 150 milioni di dichiarazioni IVA da parte dei contribuenti, che devono rispettare regole e tempistiche diverse a seconda dello Stato membro di appartenenza. Questa diversità costituisce un ostacolo soprattutto per le imprese transfrontaliere, costrette a districarsi tra procedure complesse, costose e gravose.

Per ovviare a questa situazione la Commissione ha proposto di semplificare le informazioni che le imprese dovranno presentare: se al momento gli Stati membri possono richiedere di compilare un numero di caselle fino a 100, nella proposta il numero viene ridotto a 26. Gli Stati membri potrebbero inoltre decidere di ridurre a 5 il numero di caselle da compilare da parte delle aziende.

Le dichiarazioni dovrebbero essere presentate online mensilmente dalle imprese e ogni tre mesi dalle micro-imprese. L'obbligo di presentare una dichiarazione IVA annuale riepilogativa, previsto da alcuni Stati membri, verrebbe abolito.

Con questa proposta la Commissione intende favorire la creazione di un sistema IVA più efficiente e a prova di frode, come proposto nel 2011 nella Comunicazione sul futuro dell'IVA. Da uno studio della Commissione dello stesso anno sul divario IVA negli Stati membri è emerso che l’imposta sul valore aggiunto rappresenta circa il 21% delle entrate nei vari paesi, ma circa 193 miliardi di euro non sono stati riscossi nel 2011.

Links
Proposta della Commissione
Comunicazione sul futuro dell'IVA
Studio della Commissione dello stesso anno sul divario IVA negli Stati membri

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