Chat with us, powered by LiveChatSME Week: un manifesto europeo per le start up - FASI
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SME Week: un manifesto europeo per le start up

|Novità
03 ottobre 2014

Ari Korhonen - foto di profilo Linkedin Ari KorhonenI manifesti programmatici sono spesso abusati, ma quello presentato alla SME Week da Ari Korhonen, vicepresidente Eban, l'associazione di categoria europea degli investitori early stage, presenta una proposta che merita di essere approfondita. 

L'obiettivo dello Startup Investors Manifesto è realizzare un mercato unico degli investimenti early stage e farlo crescere, passando dai 7,5 miliardi di euro attuali fino ad arrivare a quota 15 miliardi entro il 2017, creando circa 1,5 milioni di nuovi posti di lavoro. Questa stima, afferma il vicepresidente Eban, è basata sull'occupazione creata dagli investimenti sinora realizzati.

Nonostante le opportunità esistenti in vari settori – dall'ICT alle applicazioni mobili, dalla salute all'energia, passando per le industrie creative – permagono ostacoli che, ad oggi, impediscono ulteriori investimenti; inoltre, le misure finora adottate per aumentare la capacità degli investimenti early stage risultano insufficienti.

Partendo da questo presupposto, gli investitori attivi nel finanziamento e avvio di startup hanno redatto un manifesto – rivolto ai capi di stato e di governo dei paesi Ue, al Parlamento europeo e alla prossima Commissione - focalizzato su 5 aree da cui è possibile partire per cambiare rotta, attuando politiche e azioni praticabili a livello europeo, nazionale e regionale per contribuire a innalzare tali investimenti:

  • Stimolare una cultura di co-investimento fra stakeholders operanti in mercati diversi;
  • Utilizzare le tasse come driver per l'innovazione e la riallocazione di fondi;
  • Aumentare la liquidità del mercato;
  • Cambiare mentalità per adottare una cultura positiva del rischio;
  • Semplificare gli investimenti, rendendoli più chiari sia per le aziende che per gli investitori.

La conversione dei contributi (grants) in strumenti finanziari

Questa è la proposta che suscita alcune considerazioni, peraltro applicabili non solo alle start up, ma in generale a tutto il settore del fund-raising. Risorse finanziare regalate a chi avvia una start-up o realizza un progetto innovativo sono sempre molto attraenti, ma sono comunque limitate e accontentano pochi soggetti.

Le tipologie di aiuti sono legate agli investimenti da realizzare, e un progetto di pura ricerca scientifica difficilmente potrà essere realizzato solo con dei finanziamenti, cioè senza l'apporto di contributi a fondo perduto.

Nella maggior parte degli altri casi però l'erogazione di finanziamenti e di garanzie consente di moltiplicare i fondi a disposizione anche fino a 10 volte il valore delle somme stanziate, allargando quindi in via molto considerevole la platea dei beneficiari.

Gli strumenti di garanzia e di finanziamento non sono estranei alla programmazione europea, basta guardare COSME o il fondo di garanzia varato nel nuovo Creative Europe, che hanno però risorse limitate rispetto ad un Horizon 2020, dove l'aiuto è costituito quasi sempre da un contributo (grant). Si prenda metà del budget Horizon 2020, circa 40 miliardi di euro, e lo si moltiplichi - in via cautelare - per 5 = 200 miliardi di euro. Non sarebbero comunque risorse attraenti?

Links
Startup Investors Manifesto

EBAN, associazione di categoria europea che rappresenta la comunità degli investitori early stage, raccoglie 146 organizzazioni di 41 paesi. E' stata costituita nel 1999, in collaborazione con la Commissione europea e l'associazione europea delle agenzie per lo sviluppo (Eurada).

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