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Toscana: risorse per progetto Prestito sociale

|Novità
02 dicembre 2014

Photo credit: rachel_titiriga / Foter / CC BYLa Regione Toscana rifinanzia con 4,7 milioni di euro il progetto di Prestito sociale, creato per dare sostegno a persone e famiglie in situazione di particolare fragilità socio-economica attraverso la concessione di microfinanziamenti fino a 3mila euro.

Il progetto si iscrive nell'ambito di un programma avviato dalla Regione a metà 2013, che ha condotto alla creazione di una rete di solidarietà sociale, gestita da soggetti del terzo settore, formata da oltre 300 centri di ascolto e in grado di offrire una copertura territoriale ampia: 32 zone socio-sanitarie su 34.

E' appunto ai centri di ascolto che le persone e le famiglie in situazione di particolare difficoltà o fragilità socio-economica possono rivolgersi per presentare domanda di accesso al prestito sociale. I centri, che opereranno in stretto raccordo con i servizi sociali territoriali, daranno priorità a coloro che si trovano in condizione di particolare disagio: appartenenza a famiglie numerose, situazioni di disabilità grave, presenza di figli minori e di nuclei monoparentali.

Per accedere al prestito sociale, i beneficiari devono rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • residenza in un Comune toscano;
  • maggiore età;
  • assenza di condanne definitive per associazione di tipo mafioso, riciclaggio, impiego di denaro e beni di provenienza illecita;
  • ISEE non superiore a 15mila euro;
  • cittadinanza europea oppure possesso della carta di soggiorno o di regolare permesso di soggiorno.

Il finanziamento, senza interessi, può arrivare fino all'importo di 3mila euro. Al beneficiario si richiede di essere parte attiva nel superare le momentanee difficoltà economiche, personali o della propria famiglia, e di restituire l'importo entro un massimo di 36 mesi attraverso modalità concordate con il centro di ascolto, cui spetteranno anche le attività di tutoraggio e di accompagnamento per garantire un uso consapevole del denaro. In alternativa, i beneficiari potranno restituire il prestito attraverso lo svolgimento di attività socialmente utili.

Photo credit: rachel_titiriga / Foter / CC BY

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