Chat with us, powered by LiveChatMipaaf: risorse per boschi e agricoltura di montagna - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Mipaaf: risorse per boschi e agricoltura di montagna

|Novità
11 dicembre 2014

Author: rogilde - roberto la forgia / photo on flickr Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina annuncia un Piano per l’agricoltura di montagna e la tutela dei boschi.

L'intervento del Mipaaf si articola lungo due direttrici:

  • sostegno delle attività agricole in zone montane, anche attraverso l’utilizzo dei fondi della Politica agricola comune 2014-2020;
  • avvio di un piano operativo con le Regioni per la gestione del patrimonio forestale, nell'ambito delle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico.

Pagamenti diretti

Nell'ambito della PAC 2014-2020 nelle zone di montagne sono considerati agricoltori attivi persone fisiche o giuridiche che percepiscono aiuti diretti per un ammontare massimo di 5mila euro, a fronte di una soglia di 1.250 euro stabilita per le altre zone.

Nel quadro del I Pilastro, relativo ai pagamenti diretti, le aree montane e quelle svantaggiate beneficeranno inoltre degli effetti della convergenza interna, cioè la ridistribuzione degli aiuti dagli agricoltori con valore dei diritti superiore alla media nazionale (aree ad agricoltura intensiva) a quelli con valore al di sotto del 90% della media nazionale (aree ad agricoltura estensiva).

Attenzione particolare anche per la zootecnia, con lo stanziamento di oltre 50 milioni di euro all’anno a favore degli allevamenti di montagna, e per l’olivicoltura, con un plafond da 13 milioni di euro dedicato alle zone caratterizzate da pendenza media superiore al 7,5% nelle Regioni Puglia e Calabria, dove il rapporto tra la superficie olivicola e quella agricola complessiva supera il 25%.

Sviluppo rurale

Sempre nel quadro della PAC, con riferimento al II Pilastro, il Mipaaf ha chiesto alle Regioni di utilizzare le misure dei Programmi di sviluppo rurale (PSR), tenendo conto delle aree in maggiore difficoltà, come quelle montane.

Le misure che possono sostenere le aree di montagna sono:

  • Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici;
  • Interventi agroambientali e climatici;
  • Cooperazione;
  • Investimenti in immobilizzazioni materiali;
  • Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese nelle zone rurali;
  • Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari;
  • Allestimento di sistemi agroforestali;
  • Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali;
  • Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione;
  • Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole;
  • Costituzione di associazioni di produttori;
  • approccio LEADER, cioè i piani di sviluppo dei Gruppi di Azione Locale (GAL).

Boschi

Relativamente alla gestione dei boschi, sulla base del piano operativo concordato con le Regioni, il ministro ha annunciato investimenti per "1,8 miliardi di euro per la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia del nostro patrimonio forestale, che fino ad oggi non è stato adeguatamente curato”.

Le zone montane nell'Accordo di partenariato

Il tema del rilancio delle zone di montagna è affrontato anche nell’Accordo di partenariato per l'utilizzo dei fondi europei 2014-2020, attraverso la Strategia nazionale per le aree interne. Tra gli obiettivi della strategia rientrano infatti anche la tutela delle risorse naturali e culturali, la promozione dei sistemi agro-alimentari e delle filiere locali di energia rinnovabile.

Photo credit: //www.flickr.com/photos/42903611@N00/893584719/">rogilde - roberto la forgia / Foter / CC BY-NC-ND

;