Chat with us, powered by LiveChatUE: accesso ad Internet ad alta velocita' per rilanciare le regioni rurali - FASI
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UE: accesso ad Internet ad alta velocita' per rilanciare le regioni rurali

|Novità
03 marzo 2009
ComputerLa Commissione ha spiegato come intende utilizzare i propri programmi di sostegno per favorire le reti e i servizi Internet nelle zone rurali e ha invitato gli Stati membri a fare lo stesso, sottolineando come migliorare la connettività a Internet sia un passo importante per favorire una rapida ripresa economica. Nel frattempo il Parlamento europeo e il Consiglio stanno discutendo la proposta della Commissione di destinare un ulteriore miliardo di euro, tramite il piano europeo di ripresa economica, per diffondere maggiormente Internet ad alta velocità in tutte le regioni d’Europa.

Un adeguato accesso a Internet contribuisce a diminuire l’isolamento e ad aumentare la competitività di aziende agricole e imprese (soprattutto PMI) nelle zone rurali, grazie all’accesso ai mercati internazionali e alla possibilità di svolgere la propria attività in modo più rapido ed efficace.

Mentre in media il 93% degli europei dispone dell’accesso a Internet ad alta velocità, la percentuale scende al 70% nelle zone rurali e in alcuni paesi (come Grecia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria e Romania) le reti Internet a banda larga coprono al massimo il 50% della popolazione.

La Commissione ha affermato che offrire l’accesso a Internet al 30% della popolazione rurale dell'UE che ne è ancora privo dovrebbe essere una delle priorità per raggiungere l'obiettivo della “banda larga per tutti” entro il 2010.

L’80% delle imprese agricole svedesi, ad esempio, ha già accesso ad Internet e un terzo di esse lo usa giornalmente (un terzo, inoltre, usa Internet per richiedere finanziamenti comunitari). Tuttavia in altre regioni (come la Toscana o in Ungheria), solo un quarto delle imprese agricole usa Internet e ha quindi maggiori difficoltà nel programmare la produzione, vendere i prodotti e conoscere i prezzi sui mercati internazionali, controllare le previsioni del tempo o stabilire accordi di collaborazione con altri operatori del mercato. Non sono soltanto gli agricoltori a rimanere tagliati fuori: in tutta Europa, solo il 22,5% degli abitanti delle zone rurali utilizza i servizi online della pubblica amministrazione (ad esempio per chiedere rimborsi fiscali), rispetto al 32,9% nelle aree urbane.

La Commissione chiede perciò agli Stati membri e alle regioni (comprese le autorità locali) di valutare la possibilità di modificare i propri programmi di sviluppo rurale per dare il giusto rilievo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e alla connettività Internet, in particolare nella valutazione intermedia dei piani di sviluppo rurale prevista per il 2010.

L’UE si occupa del “divario di Internet a banda larga” tra aree urbane e rurali nell’ambito della politica di sviluppo rurale, che fa parte della Politica agricola comune. Gli Stati membri e le regioni possono investire i finanziamenti comunitari per modernizzare le aziende agricole grazie alle nuove tecnologie, offrire formazione, tutelare l’ambiente, creare nuove imprese e offrire servizi di base nelle zone rurali.

Inoltre, circa 15 miliardi di euro vengono spesi per le priorità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione previste dalla politica di coesione per il periodo 2007-2013, ad esempio per i servizi pubblici online e l’infrastruttura Internet. Una parte di questo importo verrà speso per le zone rurali.

Una conferenza sulla banda larga si terrà a Torino il 2-3 aprile 2009 dove la Commissione, le autorità nazionali e regionali e le altre parti interessate discuteranno l’aumento degli investimenti comunitari nell'ambito del piano di ripresa economica e le politiche che contribuiranno a raggiungere l'obiettivo del 100% di copertura di banda larga nelle zone rurali.

Commission Communication "Better access for rural areas to modern ICT"
(Fonte: Europe Press Releases)

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