Chat with us, powered by LiveChatEmilia-Romagna: credito d'imposta sisma e piano mitigazione rischio idrogeologico - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Emilia-Romagna: credito d'imposta sisma e piano mitigazione rischio idrogeologico

|Novità
23 marzo 2015

Sisma Emilia - foto di Alessandro CanellaL'Agenzia delle Entrate definisce l'intensità del credito d'imposta a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi danneggiati dal sisma del 2012. Parallelamente, la Regione Emilia-Romagna si prepara a siglare accordi con il Ministero dell’Ambiente per la definizione di un piano decennale per la mitigazione del rischio idrogeologico da 900 milioni di euro.

Credito d'imposta

Le imprese e i lavoratori autonomi colpiti dal sisma in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto del maggio 2012 potranno utilizzare in compensazione, tramite il modello F24, il credito d’imposta richiesto nel 2014 per far fronte ai danni subiti e per il miglioramento sismico degli edifici. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate rende nota l'intensità dell'incentivo fiscale.

Per i costi sostenuti nel 2012, il credito riconosciuto è pari al 100% delle spese ammissibili, mentre per quelli sostenuti nel 2013, il credito d'imposta spetta nella misura del 65,0934%.

Per compensare il credito d’imposta, il modello di pagamento F24 deve essere presentato esclusivamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle entrate, Entratel e Fisconline.

Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico

Regione Emilia-Romagna e Ministero dell’Ambiente sigleranno nelle prossime settimane dei protocolli d'intesa per la definizione di un piano per la mitigazione del rischio idrogeologico del valore di 900 milioni di euro in dieci anni.

Con quasi 80mila fenomeni censiti, l'Emilia-Romagna, secondo i dati Ispra, è la seconda Regione in Italia, dopo la Lombardia, per diffusione ed estensione di frane sul proprio territorio. Per aggiornare i cittadini sul tema la Regione ha messo a disposizione sul proprio portale la Carta inventario delle frane, aggiornata a fine 2014, e le schede dell’Archivio storico delle frane, in cui viene descritta la storia dei movimenti franosi fino allo scorso anno. In entrambi i casi, i dati sono consultabili online su base comunale.

Nell'ambito delle misure volte a ridurre il rischio idrogeologico, la Regione annuncia inoltre l'approvazione, entro fine 2015, del Piano di gestione del rischio alluvioni e l’aggiornamento del Piano di gestione del distretto idrografico.

Il primo documento individua le azioni necessarie per affrontare le criticità idrauliche del territorio, dalla prevenzione e protezione alla gestione in fase di emergenza, con l'obiettivo di ridurre le conseguenze dei fenomeni alluvionali sulla sicurezza dei cittadini, sull’ambiente e sul patrimonio culturale, ma anche di migliorare la conoscenza e diminuire l’esposizione al rischio.

Il secondo piano definisce invece le misure per la tutela e la salvaguardia di tutte le acque - fiumi, laghi, mare, lagune salmastre e acquiferi sotterranei - con l’intento di prevenirne e ridurne l'inquinamento, promuoverne l'utilizzo sostenibile, proteggere l'ambiente, migliorare le condizioni degli ecosistemi acquatici e mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità.

;