Chat with us, powered by LiveChatConfidi - Senato, ok a ddl delega per migliore accesso al credito - FASI
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Confidi - Senato, ok a ddl delega per migliore accesso al credito

|Novità
04 settembre 2015

Author: jackace / photo on flickr Il Senato approva il disegno di legge delega per la riforma del sistema dei confidi con l'intento di semplificare e rendere più efficiente il settore, favorendo così l'accesso al credito delle PMI. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera dei Deputati.

Favorire un migliore accesso al credito per le PMI attraverso la valorizzazione del ruolo dei confidi, la semplificazione degli adempimenti e il contenimento dei costi a loro carico. E' l'obiettivo del ddl che delega al Governo il compito di adottare una riforma delle normativa in materia di confidi.

L'evoluzione del settore

Nel corso degli ultimi anni, si legge nella relazione che accompagna il disegno di legge, i confidi si sono trovati ad affrontare importanti trasformazioni collegate all'evoluzione della normativa, del contesto di mercato di riferimento e dei modelli organizzativi ed operativi.

In particolare, molti confidi hanno terminato da poco tempo il percorso d'iscrizione nell'elenco speciale previsto dal Testo Unico Bancario, che ha comportato maggiori responsabilità e l'assoggettamento al regime di vigilanza di Banca d'Italia. Un'evoluzione che ha stimolato un processo di profonda revisione del modello confidi nonché della loro operatività e ha richiesto ingenti investimenti per l'adeguamento delle infrastrutture, soprattutto immateriali, e degli assetti organizzativi.

Inoltre, anche come conseguenza della crisi economica, tale settore ha goduto negli ultimi anni di una crescita significativa, che non si è però tradotta in una variazione delle condizioni applicate alla propria clientela, sebbene il valore della garanzia, soprattutto per le banche, sia sostanzialmente cresciuto.

Anche dal punto di vista degli assetti societari e istituzionali, il settore ha subìto profonde trasformazioni, con la sostanziale riduzione del numero di operatori presenti sul mercato, la razionalizzazione del patrimonio, il rafforzamento dell'attività di consulenza e assistenza finanziaria alle imprese.

Le proposte del ddl

Per centrare l'obiettivo finale della riforma del settore, ovvero favorire la crescita dei confidi e di conseguenza rendere più agevole l'accesso al credito da parte delle PMI, l'Aula del Senato delega quindi il Governo a introdurre interventi che favoriscano e incentivino la patrimonializzazione dei confidi, migliorino le condizioni e le modalità di raccolta delle risorse e valorizzino le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia.

Inoltre, il ddl prevede interventi volti ad alleggerire il carico di adempimenti che il sistema dei confidi è tenuto a espletare, lasciando gran parte di essi a carico delle banche, evitando così lungaggini burocratiche che finiscono per appesantirli sul piano gestionale, procedurale e dei costi operativi.

La parola d'ordine è dunque semplificazione: interventi in tal senso, si legge nel testo del ddl delega licenziato in Senato, renderebbero più efficiente la filiera della garanzia nel suo complesso, riducendo le aree di sovrapposizione tra i soggetti coinvolti e velocizzando i tempi di concessione della garanzia e del finanziamento.

Nel dettaglio, le indicazioni provenienti dall'Aula consistono in una serie di azioni:

  • rafforzare la patrimonializzazione dei confidi e favorire la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore, di capitale e di provvista, anche individuando strumenti e modalità che le rendano esigibili secondo i principi dell'Accordo di Basilea,
  • disciplinare le modalità di contribuzione degli enti pubblici finalizzate alla patrimonializzazione dei confidi anche nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato,
  • razionalizzare e valorizzare le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia,
  • sviluppare forme di garanzia e servizi, finanziari e non finanziari, che rispondano alle esigenze delle PMI,
  • favorire un migliore accesso al credito per le PMI, anche attraverso la semplificazione degli adempimenti e il contenimento dei costi per gli intermediari finanziari,
  • rafforzare i criteri di proporzionalità e specificità, estendendone l'applicazione all'intera normativa in materia di confidi,
  • assicurare una maggiore tutela del carattere accessorio della garanzia rilasciata dai confidi rispetto all'operazione di finanziamento principale, soprattutto per gli affidamenti bancari già in essere,
  • razionalizzare gli adempimenti a carico dei confidi, eliminando le duplicazioni di attività già svolte da banche o da altri intermediari finanziari,
  • individuare metodologie di valutazione degli impatti della garanzia sui sistemi economici locali, anche attraverso la rete delle Camere di commercio e delle informazioni di cui le stesse dispongono.

Il testo passa ora all'esame della Camera dei Deputati.  

Link
Disegno di legge delega per la riforma dei confidi

Photo credit: jackace / Foter / CC BY-NC

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