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Science4Refugees - opportunita’ Ue per ricercatori rifugiati

|Novità
09 ottobre 2015

Ricerca

La Commissione Ue ha lanciato l’iniziativa Science4Refugees rivolta a ricercatori e scienziati rifugiati

Science4Refugees

Dall’inizio del 2015 oltre 500mila rifugiati sono arrivati in Europa, molti dei quali in fuga dalla guerra civile in Siria. L’Ue, insieme agli Stati membri, si è mobilitata per rispondere alle necessità più urgenti dei rifugiati (cibo, accoglienza, assistenza medica), ma anche per definire interventi a lungo termine, come Science4Refugees.

L’iniziativa, sostenuta dall’Associazione delle università europee per la ricerca (LERU), intende aiutare i rifugiati e i richiedenti asilo con un background scientifico nella ricerca di un impiego presso i centri scientifici e le università dell’Ue.

I soggetti e le organizzazioni interessate potranno aderire a Science4Refugees attraverso il portale europeo EURAXESS - Researchers in Motion, che riunisce le informazioni sulle opportunità di mobilità per i ricercatori in Europa.

Gli scienziati e i ricercatori rifugiati potranno inserire il proprio curriculum accademico sul portale, specificando la propria adesione all’iniziativa Science4Refugees. Lo stesso vale per le istituzioni ospitanti, che nelle offerte di lavoro inserite nel portale potranno indicare la disponibilità di posizioni di ricerca per rifugiati.

Il commissario europeo per la ricerca Carlos Moedas, in occasione di una riunione di alto livello a Berlino tra i ministri competenti dei Paesi del G7, ha invitato le università e le istituzioni scientifiche europee ad aderire all’iniziativa Science4Refugees, promuovendo tirocini, posizioni di ricerca e corsi per i rifugiati e i richiedenti asilo.

Altre iniziative

Attualmente in Europa diversi atenei stanno cercando di aiutare studenti, ricercatori e scienziati in fuga dal proprio Paese offrendo borse di studio, come l’università inglese di Warwick, che ha messo a disposizione 20 borse per rifugiati fino al 2017.

L’università di East London, invece, ha offerto 10 borse di studio a rifugiati siriani attualmente nei campi profughi, mentre l’università di Glasgow ha accolto due ricercatori siriani. In Germania, invece, è stato lanciato un programma di borse di studio rivolto a ricercatori siriani con 221 posizioni aperte, per le quali sono state presentate circa 5mila domande.

Tra le altre iniziative europee c’è anche un programma online di due anni, offerto dalla Kiron University di Berlino, che consente di seguire vari corsi accademici, anche delle università di Harvard, Stanford e Yale. Gli studenti finora registrati sono 15mila.

Link
EURAXESS - Ricercatori in movimento: campagna Ue sulle carriere scientifiche
Horizon 2020 - azioni Marie Sklodowska-Curie, temi e finanziamenti del Work programme 2016-2017

Photo credit: glbrc.communications / Foter / CC BY-NC-ND

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