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Fisco - fatture elettroniche e controlli unificati, novita' per imprese

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18 gennaio 2016

Le linee guida del Mef danno indicazioni alle amministrazioni fiscali fino al 2018. Prevista anche la revisione degli studi di settore

Author: 401(K) 2013 / photo on flickr

Potenziamento della fattura elettronica tra i privati, semplificazione dei controlli amministrativi a carico delle società e, soprattutto, revisione totale degli studi di settore. Il Ministero dell’Economia, nella giornata di sabato, ha pubblicato il suo atto di indirizzo di politica fiscale per il periodo 2016-2018. Si tratta di un documento che fornisce a tutte le amministrazioni indicazioni concrete su come dovranno comportarsi già dai primi giorni del 2016. E che dedica diversi passaggi specifici alle imprese: per loro sono previste innovazioni piuttosto pesanti. L’idea è di semplificare gli adempimenti, ma anche di abbattere in maniera sostanziosa i livelli di evasione.

Il documento nasce come un prontuario per tutte le componenti dell’amministrazione fiscale: il dipartimento Finanze del Mef, la Guardia di Finanza e le Agenzie fiscali che, ogni giorno, si occupano dei rapporti con cittadini e imprese. L’obiettivo è innovare in tutti quei campi che riguardano l’applicazione delle norme. Dalla fase di assistenza a quella dei controlli e delle verifiche, passando per i monitoraggi e gli adempimenti spontanei. Sullo sfondo c’è l’attuazione della delega fiscale, avviata nell’ultima parte del 2015.

Controlli unici

In diversi passaggi si fa esplicitamente riferimento alle innovazioni in arrivo per le imprese. In generale, si punta a raggiungere un obiettivo di semplificazione del sistema degli adempimenti che, soprattutto, viene concretizzata in fase di controlli. Questi dovranno essere meno invasivi ed essere ispirati al principio del controllo amministrativo unico: in sostanza, come già affermato nei decreti di attuazione della delega fiscale (Dlgs n. 157/2015), bisognerà ridurre il disagio delle imprese, andando ad operare verifiche materiali in maniera unificata. Le amministrazioni dovranno scambiarsi le informazioni ed evitare di procedere in parallelo.

Iva e fatture elettroniche per i privati

Il secondo passaggio importante riguarda l’Iva e la diffusione delle fatture elettroniche, anche tra privati. L’Agenzia delle Entrate, nelle prossime settimane, dovrà mettere a disposizione delle imprese la strumentazione necessaria per la generazione, la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche, oltre alla trasmissione telematica delle operazioni Iva. In pratica, dopo che le fatture elettroniche sono diventate obbligatorie nel settore pubblico, il prossimo obiettivo è potenziare la loro presenza anche nel privato, per migliorare la tracciabilità delle operazioni, in chiave di lotta all’evasione.

Il ritocco degli studi di settore

Terzo punto, e più importante, riguarda infine la revisione degli studi di settore. Il documento del Mef parla esplicitamente di “revisione degli studi di settore per renderli maggiormente efficaci e massimizzare l’attendibilità delle stime, assicurandone al contempo la semplificazione attraverso la riduzione del loro numero”. Quindi, bisogna rimettere mano a un sistema che ormai ha fatto il suo tempo.

Al momento esistono 204 modelli di studio di settore, per altrettante tipologie di imprese e professionisti. Sono troppi e, per questo, bisognerà ridurre il numero, accorpando le categorie omogenee. Inoltre, c’è l’idea di adottare un modello di calcolo differente, che riesca a fotografare in maniera più esatta la struttura del business delle imprese, facendo però ricorso a meno variabili. L’operazione è già partita e nel 2016 decollerà con una prima fase sperimentale. In ballo c’è anche l’eliminazione di alcune categorie dal perimetro degli studi, soprattutto tra i professionisti.

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