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UE: la politica di coesione contro la crisi

|Novità
07 maggio 2009
Commissione EuropeaApprovate dai ministri degli Stati membri (ECOFIN) le modifiche introdotte alla fine del 2008 dalla Commissione europea ai regolamenti che disciplinano il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione. Le misure sono la risposta dell'Unione europea alla crisi economica ed entreranno in vigore entro la fine di maggio.

Le modifiche principali riguardano:

  • La possibilità di finanziare immediatamente “grandi progetti” (il cui costo complessivo per progetto superi 50 milioni di euro o 25 milioni per quelli a favore dell’ambiente) senza l’autorizzazione preventiva della Commissione europea. Tra il 2007 e il 2013 è prevista in tutta Europa la realizzazione di 900 grandi progetti circa, per un investimento totale di 120 miliardi di euro (FESR e Fondo di coesione).
  • La semplificazione del sistema degli anticipi versati ai beneficiari nell’ambito di regimi di aiuti di Stato. Ciò significa, in pratica, che gli anticipi sugli aiuti di Stato versati ai beneficiari possono ora raggiungere il 100% dell’importo considerato.
  • La semplificazione del sistema di rimborso per ridurre l’onere amministrativo sui beneficiari e accelerare i pagamenti. La Commissione può ora rimborsare spese generali di base su base forfetaria o versare importi forfetari per piccoli progetti - di gruppi vulnerabili, per esempio.
  • La gestione semplificata di regimi di ingegneria finanziaria (financial engineering - FESR/FSE) che combinano prestiti attivi e passivi. Il programma JEREMIE (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises) permette alle piccole e medie imprese (PMI), duramente colpite dalla recessione economica, un più facile accesso al credito. La Banca europea per gli investimenti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo possono aiutare a preparare i grandi progetti attraverso JASPERS (Joint Assistance in Supporting Projects in European Regions). Sostegni specifici saranno dati inoltre ai fornitori di microcredito non bancario, attraverso l’iniziativa JASMINE (Joint Action to support microfinance institutions in Europe).
  • La possibilità offerta a tutti gli Stati membri di usare i fondi FESR (fino al 4% dei fondi loro attribuiti) per migliorare l’efficienza energetica e per misure basate su energie rinnovabili nelle abitazioni. Ciò significa che l’UE può cofinanziare programmi nazionali o regionali per promuovere l’installazione vetri doppi, isolamenti per pareti o pannelli solari. La legislazione precedente limitava la possibilità per gli Stati membri di ricorrere ai finanziamenti del FESR per le abitazioni.
La risposta della Politica di Coesione alla Crisi
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