Chat with us, powered by LiveChatMEF - In Gazzetta il benchmark Consip per gli acquisti - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

MEF - In Gazzetta il benchmark Consip per gli acquisti

|Novità
27 luglio 2016

Approda in Gazzetta ufficiale il benchmark Consip, che servirà da riferimento per gli acquisti di tutte le Pa italiane.

foto: t. barchielli

> PPP - osservazioni sullo schema di convenzione standard del MEF

> Banche - MEF, ecco i motivi dello stop UE al fondo depositi

Da questo momento, il Ministero dell’Economia, insieme all’Anac, verificherà che tutte le amministrazioni, nell’acquisto di beni e servizi, non superino i limiti fissati dal benchmark. In pratica, per le 34 convenzioni Consip programmate nel 2016 vengono individuate le prestazioni principali e le relative caratteristiche essenziali. In questo modo, si avvia una maxi operazione di revisione della spesa delle Pa, Comuni in testa, che potrebbe portare risparmi compresi tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro.

Più peso alle convenzioni Consip

Il decreto, previsto dalla legge di stabilità per il 2016, è uno strumento per rafforzare l’adesione alle convenzioni Consip da parte delle amministrazioni, perché limita ulteriormente la loro possibilità di procedere ad acquisti autonomi. Viene, cioè, meno la possibilità di giustificare gli acquisti sulla base di una presunta diversità tra i beni e servizi in convenzione e quelli di interesse.

Il meccanismo

Già adesso, almeno in teoria, le pubbliche amministrazioni, sia centrali che locali, dovrebbero approvvigionarsi tramite Consip per i beni e servizi presenti nelle convenzioni quadro della società. Si tratta di prodotti che coprono buona parte degli acquisti della Pa: parliamo, ad esempio, di carburanti, contratti telefonici, energia, buoni pasto, arredi, veicoli, personal computer, software, stampanti. La differenza tra la teoria e la pratica, però, è molta. Così, molti dribblano l’obbligo.

I contenuti del decreto

Nasce così il meccanismo dei benchmark. In sostanza, un decreto del Ministero dell’Economia indica, per ogni prodotto presente negli elenchi della Consip, alcuni elementi fondamentali. Vengono individuate le prestazioni principali, i beni e i servizi specifici che rientrano nelle convenzioni (ad esempio, le varie tipologie di ecotomografi), e le caratteristiche essenziali (fino a un massimo di quattro), in grado di rappresentare gli elementi sostanziali dell’oggetto delle convenzioni.

> Project financing - MEF presenta convenzione tipo

Chi è obbligato a usare il decreto

La definizione del prezzo dipenderà dall’insieme delle caratteristiche indicate per tutte le amministrazioni obbligate a ricorrere alle convenzioni Consip. Solo in caso di esigenze specifiche, che non sarebbero soddisfatte dalle caratteristiche previste dal decreto, le Pa potranno ricorrere ad acquisti in autonomia. Le altre amministrazioni, per le quali non vige l’obbligo di utilizzare le convenzioni Consip, devono comunque rispettare questi prezzi benchmark per gli acquisti autonomi di beni e servizi. Chi non rispetta i vincoli potrà essere sottoposto a un’indagine dall’Anac per danno erariale.

La previsione di risparmio

La previsione, con questo nuovo strumento, è di riuscire a totalizzare risparmi compresi tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro all’anno. Non si tratta di numeri difficili da realizzare, conti alla mano. Basta pensare che, in generale, i prezzi Consip sono più bassi del 17% rispetto a quelli spuntati dalle amministrazioni per altre strade. E che, ad esempio per le fotocopiatrici, si sfonda ampiamente il muro del 17%: si arriva addirittura al 43 per cento di differenza. Per i personal computer questo divario è del 20 per cento. Il monte di spesa pubblica aggredibile, in questo caso, vale circa 60 miliardi di euro.

;