Fondo garanzia sulla prima casa

Istituito dalla Legge di Stabilità 2014 presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa favorisce l’accesso al credito da parte delle famiglie per l’acquisto e l’efficientamento energetico dell'abitazione principale.

Con una dotazione, a regime, di circa 650 milioni di euro - che potrà essere incrementata con contributi di Regioni e altri enti/organismi pubblici - il Fondo fornisce garanzie statali su finanziamenti ipotecari per un ammontare complessivo stimato in 20 miliardi di euro. La garanzia viene concessa nella misura massima del 50% della quota capitale.

Beneficiari della misura sono i soggetti non proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquistati per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. L'immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere caratteristiche di lusso di cui al decreto del ministeriale n. 1072 del 2 agosto 1969.

Il mutuo ipotecario deve avere un importo massimo di 250mila euro e deve essere concesso da una banca o un intermediario finanziario che abbia aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l'8 ottobre 2014 tra il MEF e l'ABI, Associazione Bancaria Italiana.

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I dati da gennaio 2015 a dicembre 2016

Sono 14mila le richieste arrivate al Fondo tra gennaio 2015 e dicembre 2016, per un valore complessivo dei mutui di oltre 1,6 miliardi di euro. Di questi, circa 1,2 miliardi sono già stati concessi e 387 milioni di euro sono in attesa di essere erogati. Lo fanno sapere MEF e ABI con un comunicato congiunto.

Ad oggi, si legge nella nota, la maggior parte delle richieste (pari al 63%) è stata presentata da giovani under 35. 

Attualmente sono 167, tra banche e intermediari finanziari, i soggetti che hanno aderito al Fondo di garanzia. Di questi, circa il 70%, in termini di sportelli bancari, è impegnato a promuovere l’iniziativa con campagne informative, al fine di aumentare quanto più possibile la partecipazione al Fondo.

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