Chat with us, powered by LiveChatBonus videosorveglianza - Agenzia Entrate, credito imposta al 100 per cento - FASI
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Bonus videosorveglianza - Agenzia Entrate, credito imposta al 100 per cento

|Novità
31 marzo 2017

Bonus VideosorveglianzaL'Agenzia delle Entrate annuncia l'intensità del bonus sulle spese in sistemi di videosorveglianza digitale o allarme

Legge Stabilita' 2016 – credito d'imposta per sistemi di sicurezza

Legge di Stabilità 2017 - tutte le novita' sugli sconti fiscali per la casa

Istituito dalla legge di Stabilità 2016, con una dotazione di 15 milioni di euro, il credito d'imposta sulle spese sostenute per l'installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o allarme e per quelle connesse ai contratti stipulati con istituti di vigilanza per la prevenzione di attività criminali non aveva un'intensità di aiuto predefinita. La manovra, infatti, affidava all'Agenzia delle Entrate il compito di stabilire l'intensità del bonus videosorveglianza in base al rapporto tra l'ammontare delle risorse stanziate e le richieste inviate dai contribuenti entro la scadenza del 20 marzo 2017.

La quota percentuale del credito d’imposta che spetta per le spese sostenute nel 2016 è stata approvata oggi, con provvedimento del 30 marzo 2017, ed è pari al 100% dell’importo richiesto.

Nella giornata di oggi l'Agenzia ha anche approvato, con la risoluzione n. 42/E del 30 marzo 2017, il codice tributo da utilizzare per l'utilizzo del credito d’imposta. Il bonus può infatti essere utilizzato in compensazione presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, e inserendo il codice “6874” nella sezione “erario”, all'interno della colonna “importi a credito compensati”.

L’Agenzia delle Entrate effettuerà dei controlli automatizzati su ciascun modello F24 ricevuto. Nel caso in cui il contribuente non abbia presentato l’istanza di attribuzione del credito d’imposta entro i termini previsti, o se l’importo del credito utilizzato in compensazione risulti superiore all’ammontare del credito spettante, il modello F24 viene scartato.

L’esito negativo verrà comunicato al soggetto che ha trasmesso il modello F24 tramite apposita ricevuta consultabile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, le persone fisiche non titolari di redditi d’impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito spettante in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.  

Photo credit: Ervins Strauhmanis

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