Chat with us, powered by LiveChatDa Google Books a Europeana: continua il sogno di una biblioteca virtuale universale - FASI
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Da Google Books a Europeana: continua il sogno di una biblioteca virtuale universale

|Novità
09 settembre 2009
Logo EuropeanaDa sempre l’uomo rincorre il sogno di creare una biblioteca universale. Sono cambiati i contesti e le tecnologie, ma da Alessandria d’Egitto a Google Books il desiderio è rimasto immutato. Di fronte ai tentativi, non sempre riusciti, di digitalizzare lo scibile umano e alle difficoltà legate alla tutela del diritto d’autore,  la Commissione Europea, con la sua biblioteca on line Europeana, ha deciso di venire incontro al colosso Google Books, proponendo una sinergia tra pubblico e privato che, secondo i commissari Viviane Reding e Charlie McCreevy, rappresenta l’unica strada per portare a termine un’impresa che definiscono titanica.

Proprio nelle ultime settimane, negli Stati Uniti, Google Books ha raggiunto in tribunale un accordo storico con gli autori, ai quali in futuro dovrà versare il 60% delle entrate sugli acquisti on line. In Europa, invece, non è stato stabilito nulla.

Nell’ambito pubblico gli utenti hanno infatti a disposizione Europeana, la biblioteca online multilingue, che ad oggi offre 4,6 milioni di libri, carte geografiche, fotografie, clip video e un’enorme emeroteca. Sembrerebbero tanti, ma rappresentano solo l’1% dei libri presenti nelle biblioteche nazionali. Ancora una goccia nell’oceano, per il momento.

Dal suo lancio, avvenuto nel novembre 2008, la raccolta di Europeana è più che raddoppiata. La Commissione europea si è fissata l'obiettivo di portare a 10 milioni il numero di oggetti digitalizzati entro il 2010. La Commissione ha anche avviato un dibattito pubblico sulle sfide future della digitalizzazione dei libri in Europa: le possibilità di collaborazione tra settore pubblico e privato e la necessità di riformare un quadro europeo in materia di diritto d'autore troppo frammentato. Su questo tema la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica che si concluderà il prossimo 15 novembre. Il nostro Paese occupa una buona posizione, se paragonata al resto dell'UE, (settima nella classifica dei 27 Paesi membri), ma ha aumentato il proprio contributo in termini di oggetti scannerizzati solo dello 0.2% (dall'1% nel Novembre 2008 all'attuale 1.2%).

In questo contesto il recente annuncio della Biblioteca nazionale di Firenze di voler collaborare con Google Books potrebbe rappresentare un importante passo verso l'aumento del contributo italiano anche all'Europeana. Si tratta della possibile digitalizzazione di circa 300 mila volumi editi fino al 1870 e quindi liberi dal copyright. Anche il Ministero dei Beni Culturali ha annunciato un possibile accordo per la digitalizzazione del patrimonio librario.

A rallentare però la fase di raccolta e messa online a livello europeo sono state la lenta burocrazia dei singoli stati e le problematiche legate al trattamento dei diritti d’autore di molti libri, che in alcuni casi perdurano fino a settant’anni dalla morte dello scrittore.

Con oltre dieci milioni di libri già digitalizzati e offerti al pubblico, Google Libri è il progetto di libreria elettronica più avanzato al mondo: la Commissione Europea conta sull'aiuto di Google per riempire il ritardo europeo in materia di scannerizzazione del patrimonio librario del Vecchio Continente. È questo il senso del primo approccio ufficiale a Bruxelles tra l’ing. Dan Clancy, la mente del progetto Google Books e i commissari europei responsabili della società dell'informazione e del mercato unico. Il negoziato rappresenta la prima fase di una trattativa che si preannuncia lunga, durante la quale gli autori di tutti il mondo faranno sentire le loro ragioni.

(Alessandra Flora)

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