Chat with us, powered by LiveChatUE: il Parlamento proroga gli aiuti per i produttori di latte fino a febbraio - FASI
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UE: il Parlamento proroga gli aiuti per i produttori di latte fino a febbraio

|Novità
17 settembre 2009
Mucche, foto di Andy WrightCon solo 70 voti contrari, i deputati del Parlamento europeo hanno approvato una proposta legislativa volta a prorogare gli aiuti per l'acquisto di burro e di latte in polvere fino al prossimo mese di febbraio, quando avrebbero dovuto invece concludersi lo scorso mese di agosto. Secondo i deputati, l'aiuto dovrebbe applicarsi anche ai formaggi. 
Chiesta inoltre alla Commissione Europea la creazione di un Fondo UE per i prodotti lattiero-caseari con una dotazione di 600 milioni di euro per aiutare le organizzazioni di produttori e le cooperative a modernizzazione le aziende agricole. 
 
La Commissione è stata quindi invitata ad adottare misure immediate per stimolare la domanda di prodotti lattiero-caseari, sulla scia del programma di distribuzione del latte nelle scuole. "Le misure adottate finora non sono sufficienti per sostenere i produttori", ha affermato Paolo De Castro (S&D, IT), deputato responsabile della relazione legislativa e Presidente della commissione per l'agricoltura. "Con la risoluzione che approviamo oggi, chiediamo ulteriori misure e ci auguriamo che le nostre proposte siano prese in seria considerazione".

Il Parlamento chiede pure:

  • di migliorare la trasparenza dei prezzi all'interno della catena di approvvigionamento alimentare,
  • un codice di condotta che disciplini le relazioni fra distributori e produttori,
  • di consentire l'assicurazione dei crediti all'esportazione agricola, come praticato negli USA.

La commissaria all'Agricoltura, Mariann Fischer Boel, al riguardo ha già annunciato misure supplementari per sostenere il settore, tra cui la possibilità per gli Stati membri di concedere aiuti di Stato temporanei fino a un importo di 15.000 euro per agricoltore e di acquistare quote di produzione da agricoltori e attribuirle alla riserve nazionale. Queste quote supplementari non sarebbero prese in conto nel calcolo del livello della produzione nazionale, evitando così il rischio che gli Stati membri incorrano in multe per il superamento nella soglia nazionale.

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