Chat with us, powered by LiveChatPiemonte: Istruzioni per i Distretti Rurali e Agroalimentari - L.R. 29/2008 - FASI
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Piemonte: Istruzioni per i Distretti Rurali e Agroalimentari - L.R. 29/2008

|Novità
29 settembre 2009
Raccolta del Grano, foto di JohnsteLa Giunta regionale ha predisposto le istruzioni attuative per la piena applicazione della legge sui distretti rurali e agroalimentari di qualità (l.r. 29/2008), che ha introdotto criteri omogenei ma flessibili per l'individuazione e la gestione delle realtà territoriali accomunate da produzioni di riferimento e da cui si sviluppa una economia integrata di filiera.

Le istruzioni operative prevedono le modalità per l’individuazione di nuovi distretti e l’adeguamento di quelli esistenti, nonché i criteri di raccordo tra strutture regionali, per la partecipazione della Regione anche in termini finanziari (che saranno definite di anno in anno) e per istituire aggregazioni temporanee, nonché i criteri di nomina dei rappresentanti ai tavoli di distretto.

Saranno oggetto di successivi provvedimenti gli aspetti che più attengono alla gestione complessiva dei territori e al coordinamento tra soggetti diversi, l’attività di monitoraggio, le tempistiche definitive entro le quali i distretti dei vini, attualmente in fase di transizione, dovranno adeguarsi alla nuova disciplina.

I distretti esistenti o in via di costituzione e la loro situazione:

  • Il distretto del riso, esteso nelle province di Vercelli, Alessandria, Biella e Novara, e il distretto dei fiori, esteso nelle province di Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola, già formalmente costituiti, dovranno adeguare la propria forma giuridica.
  • Il distretto del settore orticolo, in provincia di Alessandria, dovrà verificare l’integrazione di alcuni territori richiesta dalla Provincia di Torino.
  • I distretti dei vini (precedentemente regolati dalla legge 20/1999 e suddivisi in due realtà: Langhe Roero Monferrato per il Piemonte Sud e Canavese, Coste della Sesia e Colline novaresi per il Piemonte Nord), in base alla nuova legge convergono in un’unica entità territoriale. Le istruzioni operative sono specificamente dedicate a definire tale adeguamento e la nuova organizzazione del distretto unico che ne deriverà a partire dal 2010.
  • Il distretto della frutta fresca è in fase di avanzata definizione e aggregherà territori di Cuneo (probabile capofila), Torino, e alcune zone di Vercelli e Alessandria.

Altre realtà territoriali potranno eventualmente avviare le procedure per la propria costituzione.

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