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ENEL – parola d’ordine digitalizzazione

|Novità
21 novembre 2017

ENEL - Photo credit: ENELIl Piano strategico di ENEL per il 2018-2020 punta 5,3 miliardi di euro sulla digitalizzazione di asset, attività e processi.

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Il gruppo presenta il nuovo piano strategico per il periodo 2018-2020. Parola d’ordine digitalizzazione: previsto un investimento di 5,3 miliardi di euro (in crescita di 600 milioni di euro rispetto al piano precedente) per digitalizzare asset, attività e processi e migliorare la connettività.

"La digitalizzazione è oggi una dimensione concreta e tangibile del nostro business, che registra investimenti in crescita per oltre 5 miliardi di euro nell’arco di piano. Una maggiore attenzione al cliente, anche attraverso la nuova business line globale e-Solutions, aprirà opportunità per creare ulteriore valore. Il miglioramento degli obiettivi finanziari – anche con l’introduzione di un dividendo minimo di 0,28 euro per azione sui risultati del 2018, con un aumento del 33% rispetto al target minimo relativo al 2017 presentato lo scorso anno – rafforza la fiducia con cui guardiamo al futuro e al ruolo di Enel, oggi come negli anni a venire", dichiara Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di ENEL.

Digitalizzazione

Gli investimenti in digitalizzazione salgono a 5,3 miliardi di euro rispetto ai 4,7 miliardi di euro previsti dal piano precedente e si prevede che possano produrre 1,9 miliardi di euro di incremento cumulato dell’Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization (EBITDA) nel periodo 2018-2020, di cui 900 milioni di euro riferiti al solo 2020.

Circa il 60% di tale crescita sarà assicurata da un aumento dei margini e il 40% dalla riduzione dei costi operativi su base cumulata, garantendo così rendimenti solidi e a due cifre sugli investimenti. Il previsto incremento di 1,9 miliardi di euro dell’EBITDA cumulato rappresenta un aumento di 300 milioni di euro rispetto al piano precedente.

Attenzione al cliente

Nel settore retail del gas e dell’elettricità si prevede che il Gruppo raggiunga una crescita del 21% dell’EBITDA a 2,9 miliardi di euro nel 2020 rispetto a 2,4 miliardi di euro nel 2017, incrementando i volumi complessivi venduti di oltre il 30%.

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Per quanto riguarda e-Solutions, che si prevede contribuisca all’EBITDA del 2020 per i rimanenti 400 milioni di euro, sono state create quattro linee di prodotti e servizi per rispondere alle nuove esigenze dei clienti derivanti dalla transizione da un modello energetico centralizzato ad uno distribuito:

  • e-Industry: offre soluzioni a grandi clienti commerciali e industriali con una particolare attenzione verso i servizi di “flessibilità”;
  • e-Mobility: copre tutte le tipologie di clienti, dai residenziali agli industriali e ai clienti pubblici, con lo scopo di diventare leader tecnologico nel settore;
  • e-Home: offre soluzioni ai clienti residenziali quali l’installazione, la manutenzione e la riparazione di avanzate soluzioni tecnologiche per la casa;
  • e-City: offre servizi di energia integrati alle pubbliche amministrazioni e alle municipalità, e soluzioni per la connettività come l’offerta wholesale di servizi di fibra ottica.

Efficienza operativa

Si prevede che il potenziamento della digitalizzazione consentirà ad ENEL di raggiungere un obiettivo in termini di cash cost di 10,3 miliardi di euro nel 2020 a fronte di 11,1 miliardi di euro nel 2017, pari a una riduzione nominale del 7%.

L’obiettivo di cash cost sarà il risultato di: una riduzione del 20% degli investimenti in manutenzione a 2 miliardi di euro nel 2020, rispetto a 2,5 miliardi di euro nel 2017, al netto delle connessioni di rete e nonostante la crescita del portafoglio di asset; una riduzione del 3% dei costi operativi a 8,3 miliardi di euro nel 2020, rispetto a 8,6 miliardi di euro nel 2017 in termini nominali, pari a una riduzione di 1,2 miliardi di euro in termini reali, di cui 500 milioni derivanti dagli investimenti nella digitalizzazione.

Crescita industriale

Il Gruppo prevede investimenti complessivi per 24,6 miliardi di euro tra il 2018 e il 2020 (in aumento di 500 milioni di euro rispetto al piano precedente), che comprendono 3,4 miliardi di euro per il modello BSO (“Build, Sell and Operate”). Il Gruppo prevede un mix del 30%-70% tra investimenti in manutenzione e investimenti per la crescita nel periodo, in ulteriore miglioramento rispetto al piano precedente.

Il piano di digitalizzazione degli asset genererà una crescita aggiuntiva degli investimenti nei settori delle reti e del retail tramite e-Solutions, che riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto e la connettività dei sistemi, oltre agli investimenti nella digitalizzazione dell’engagement dei clienti e la promozione di una forza lavoro più orientata alla digitalizzazione.

Tali investimenti consentiranno di mantenere stabili le spese di manutenzione, ridurre i costi operativi e liberare risorse aggiuntive per la crescita. Il piano relativo agli investimenti per la crescita è ora dedicato per l’80% ai mercati maturi, un cambiamento importante rispetto al 60% del piano precedente, con conseguente ulteriore riduzione del profilo di rischio. Da un punto di vista geografico, l’allocazione degli investimenti si articola come segue:

  • aumento del 40% degli investimenti in Nord e Centro America, per effetto della crescita delle rinnovabili;
  • aumento del 23% degli investimenti in Italia, guidato dalle reti;
  • aumento del 35% degli investimenti nella Penisola Iberica, guidato dalle reti e da una nuova fase di crescita delle rinnovabili;
  • riduzione del 26% degli investimenti in Sud America, principalmente nelle rinnovabili.

Quasi il 95% degli investimenti del Gruppo destinati alla crescita riguarderà attività prive del rischio “merchant”, quali le reti, nonché la generazione da fonti rinnovabili e quella termoelettrica supportate da contratti di acquisto di energia (c.d. Power Purchase Agreement). ENEL prevede di generare 3,6 miliardi di euro di crescita cumulata dell’EBITDA nel periodo 2018-2020, al netto del contributo delle connessioni alla rete. La crescita sarà sostenuta da investimenti nei seguenti settori:

  • Reti: gli investimenti per la crescita dovrebbero raggiungere circa 4,7 miliardi di euro cumulati in tre anni, principalmente nella digitalizzazione degli asset. Si prevede che il numero di contatori intelligenti installati salirà a 47,9 milioni, di cui 17,4 milioni di seconda generazione, con un aumento di 2 milioni di clienti finali che dovrebbero così raggiungere 67 milioni nel 2020 dagli attuali 65 milioni;
  • Rinnovabili: gli investimenti complessivi pianificati per la crescita ammontano a 8,3 miliardi di euro, che dovrebbero consentire di realizzare una capacità totale aggiuntiva di 7,8 GW nei prossimi tre anni. Di tali investimenti, 3,4 miliardi di euro sono legati al modello BSO, e dovrebbero consentire di realizzare 3,8 GW di capacità aggiuntiva; i rimanenti 4,0 GW di nuova capacità sono invece riconducibili alla crescita organica;
  • e-Solutions: gli investimenti complessivi per la crescita sono pari a 800 milioni di euro in tre anni, principalmente per l’installazione di stazioni di ricarica, piattaforme di software ed illuminazione pubblica.

Semplificazione e gestione attiva del portafoglio

Nei prossimi tre anni il gruppo prevede di cedere ulteriori asset esistenti per 3,2 miliardi di euro, principalmente focalizzandosi su impianti di generazione da fonte termoelettrica e uscendo da paesi non strategici, e prevede di investire un ammontare fino a 4,7 miliardi di euro (di cui 2,3 miliardi di euro nell’acquisizione di partecipazioni di minoranza, 2 miliardi di euro, in acquisizioni nel business delle reti e di e-Solutions e per i restanti 400 milioni di euro, in equity partnership).

La prevista allocazione di fondi per l’acquisizione di partecipazioni di minoranza risulta pari a 2,3 miliardi di euro nel periodo 2018-2020, in aumento di 300 milioni di euro rispetto al piano precedente. Considerati i 500 milioni di euro già impiegati nel 2017, l’obiettivo di investimento complessivo in acquisto di partecipazioni di minoranza è pari a 2,8 miliardi di euro nel periodo 2017-2020. In linea con il precedente piano strategico, la priorità del Gruppo continua ad essere focalizzata nell’acquisto di partecipazioni di minoranza in Sud America. Tuttavia, il Gruppo si riserva la possibilità di effettuare l’acquisto di azioni proprie per un importo complessivo fino a 2 miliardi di euro, in attuazione dell’autorizzazione, valida sino al novembre 2018, rilasciata dall’assemblea degli azionisti di ENEL del 2017.

Enel prevede, inoltre, di proseguire nella riduzione del numero di società operative in Sud America, con l’obiettivo di raggiungere meno di 30 società operative nella regione entro il 2020, a fronte delle 53 società presenti a fine 2017. Nell’arco di piano, il Gruppo prevede anche di semplificare ulteriormente gli assetti proprietari delle controllate di ENEL Américas, ENEL Romania ed ENEL Investment Holding. La semplificazione societaria rimane un processo continuo con l’obiettivo di aumentare coerenza, focalizzazione ed efficienza del Gruppo.

Remunerazione degli azionisti

Si conferma per il 2018 e il 2019 la politica dei dividendi con un pay-out del 70%, prevedendo il medesimo pay-out anche per il 2020, sempre con riferimento all’utile netto ordinario di Gruppo. Per l’esercizio 2018, inoltre, è stato introdotto un dividendo minimo per azione di 0,28 euro. Pertanto, con riferimento ai risultati dell’esercizio 2018, si prevede che Enel corrisponda l’importo più elevato tra: un dividendo di 0,28 euro per azione, un dividendo per azione basato sull’indicato pay-out del 70%.

Creazione di valore sostenibile a lungo termine

Il piano strategico promuove l’applicazione del modello di business sostenibile del Gruppo lungo tutta la catena del valore ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

ENEL conferma e rafforza il proprio impegno specifico, assunto nel settembre 2015, sui seguenti obiettivi:

  • 800mila beneficiari di un’istruzione di qualità entro il 2020, raddoppiando il precedente obiettivo di 400.000 beneficiari (SDG 4);
  • 3 milioni di beneficiari per quanto riguarda l’accesso a energia pulita e a basso costo entro il 2020, principalmente in Africa, Asia e Sud America (SDG 7);
  • 3 milioni di beneficiari in termini di occupazione e crescita economica sostenibile e inclusiva entro il 2020, raddoppiando il precedente obiettivo di 1,5 milioni (SDG 8);
  • azione climatica: <350gCO2/KWheq entro il 2020 (SDG 13).  
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