Chat with us, powered by LiveChatNuove Zone Franche Urbane - ZFU: i beneficiari degli incentivi - FASI
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Nuove Zone Franche Urbane - ZFU: i beneficiari degli incentivi

|Novità
21 giugno 2018

Zone Franche Urbane - ZFU - photo credit: Nicola Rocca Il MISE pubblica gli elenchi dei beneficiari delle agevolazioni fiscali e contributive nelle nuove Zone Franche Urbane (ZFU). In arrivo il codice tributo per la fruizione degli incentivi.

MISE - agevolazioni per nuove Zone franche urbane – ZFU

63,9 milioni di euro a favore di 4.693 imprese e professionisti. A tanto ammontano le agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo economico con l'approvazione degli elenchi dei beneficiari delle incentivi fiscali e contributivi previsti per le Zone Franche Urbane (ZFU) di Cagliari, Campobasso, Iglesias, Massa-Carrara, Matera, Pescara, Quartu Sant’Elena, Sora, Velletri e Ventimiglia.

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Le agevolazioni per le nuove ZFU

Le agevolazioni sono destinate a micro e piccole imprese e professionisti localizzati nelle dieci nuove Zone Franche Urbane di cui alla delibera CIPE n. 14 dell’8 maggio 2009, aree infra-comunali in cui si concentrano programmi di defiscalizzazione non comprese nell’ex obiettivo Convergenza.

Le agevolazioni concedibili sono rappresentate da quattro tipologie di esenzioni fiscali e contributive:

  • esenzione dalle imposte sui redditi, per cui il reddito derivante dallo svolgimento dell’attività del soggetto beneficiario all’interno del territorio della ZFU, fino a concorrenza dell’importo di 100mila euro per ciascun periodo di imposta, è esente dalle imposte sui redditi, a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento dell’istanza di agevolazione, nei limiti delle seguenti percentuali:
    - 100% per i primi cinque periodi di imposta;
    - 60% per i periodi di imposta dal sesto al decimo;
    - 40% per i periodi di imposta undicesimo e dodicesimo;
    - 20% per i periodi di imposta tredicesimo e quattordicesimo.
  • esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive, in base alla quale per ciascuno dei primi cinque periodi di imposta decorrenti da quello di accoglimento dell’istanza di agevolazione, dall’imposta regionale sulle attività produttive è esentato il valore della produzione netta nel limite di 300mila euro, per la determinazione della quale non rilevano le plusvalenze e le minusvalenze realizzate;
  • esenzione dall’imposta municipale propria, per gli immobili situati nel territorio della ZFU, posseduti e utilizzati dai soggetti beneficiari per l’esercizio dell’attività economica, per i primi quattro anni a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento dell’istanza di agevolazione;
  • esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, riconosciuto relativamente ai soli contratti a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi, e a condizione che almeno il 30% degli occupati risieda nel Sistema Locale del Lavoro in cui ricade la ZFU, nelle seguenti percentuali:
    - 100% per i primi cinque anni;
    - 60% per gli anni dal sesto al decimo;
    - 40% per gli anni undicesimo e dodicesimo;
    - 20% per gli anni tredicesimo e quattordicesimo.

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Gli elenchi dei beneficiari

I criteri di accesso agli incentivi sono stati approvati con la circolare del 9 aprile 2018, che ha fissato i termini di presentazione delle domande dal 4 al 23 maggio.

Con il decreto direttoriale del 18 giugno 2018 il Ministero ha approvato l’elenco dei soggetti ammessi alle agevolazioni, che è riportato nell'allegato 1 al provvedimento, l'elenco delle imprese e dei professionisti per i quali è stata richiesta la trasmissione delle necessarie informazioni antimafia (allegato 2) e quello dei richiedenti per i quali non vi è corrispondenza fra gli aiuti de minimis dichiarati e quelli registrati nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (allegato 3).

Le agevolazioni potranno essere fruite mediante riduzione dei versamenti da effettuarsi, con il modello di pagamento F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che a breve istituirà l'apposito codice tributo.

Decreto direttoriale del 18 giugno 2018 e allegati

Photo credit: Nicola Rocca 

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