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CEF post 2020 - PE chiede piu’ fondi per trasporti, energia e digitale

|Novità
23 novembre 2018

CEF post 2020Le commissioni Industria e Trasporti del Parlamento europeo chiedono che le risorse per il programma Connecting Europe Facility siano aumentate dopo il 2020, e che Bruxelles fornisca un programma dettagliato delle call.

CEF post 2020: fondi UE per energia, trasporti e digitale

Nell'ambito delle proposte per il Quadro finanziario pluriennale post 2020 riveste una parte importante il Connecting Europe Facility (CEF), o Meccanismo per collegare l'Europa, il programma dedicato allo sviluppo infrastrutturale nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni.

Il CEF intende catalizzare investimenti in progetti aventi effetti transfrontalieri e in sistemi e servizi interoperabili a livello europeo, affronta le carenze del mercato e aiuta a mobilitare ulteriori investimenti provenienti da altre fonti, in particolare dal settore privato, in sinergia e complementarità con il nuovo strumento InvestEU e altri programmi dell'Unione.

Per questo le commissioni Industria e Trasporti del Parlamento europeo, in un voto congiunto, chiedono più fondi per il programma.

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CEF post 2020: le proposte di Commissione e Parlamento

Nella proposta di regolamento avanzata da Palazzo Berlaymont si parla di 42,3 miliardi di euro a sostegno di investimenti nelle reti infrastrutturali europee per i settori dei trasporti (30,6 miliardi di euro), dell'energia (8,7 miliardi di euro) e del digitale (3 miliardi di euro). Risorse che vanno considerate a prezzi correnti.

Le commissioni Industria e Trasporti del Parlamento europeo chiedono un aumento di tali risorse. Nel comunicato diramato dal PE si parla di sei miliardi in più, ma in questo caso si tratterebbe di prezzi costanti.

Fare confronti non è semplice, alla luce della confusione che si genera a seconda che si utilizzino prezzi costanti o correnti.

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Ma tornando alla nota diramata dal PE, gli eurodeputati chiedono che al programma dopo il 2020 vadano 43,8 miliardi di euro, di cui 33,5 miliardi per i trasporti, 7,6 miliardi per il settore energia e 2,66 miliardi per le reti digitali.

“La mobilità è alla base della crescita e dell’occupazione”, sottolinea uno dei relatori della proposta, Marian-Jean Marinescu (PPE: “Le due commissioni parlamentari hanno approvato un aumento di 6 miliardi rispetto alla proposta avanzata dalla Commissione europea. I fondi per i trasporti dovrebbero essere destinati al completamento del corridoio Ten-T, offrendo una migliore connettività e accessibilità ai cittadini di tutta Europa”.

Inoltre, gli eurodeputati chiedono che Palazzo Berlaymont presenti “un programma quadro per tutto il periodo di programmazione, che includa un’indicazione precisa sui tempi dei work program e delle call, così da fornire un quadro prevedibile e permettere agli Stati membri di preparare proposte di progetto mature”, sottolinea ancora Marinescu.

“Focalizzandoci sulla cooperazione e aumentando le risorse disponibili possiamo supportare progetti transfrontalieri e joint ventures” in ognuno dei tre settori di cui è costituito il programma, sottolinea l’altro relatore Pavel Telicka (ALDE).

In generale, sottolinea la terza relatrice, Henna Virkkunen (PPE), “le connessioni transfrontaliere sono fondamentali per completare l'Unione dell'energia e il mercato unico digitale”.

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