Chat with us, powered by LiveChatUE: meno burocrazia per le microimprese - FASI
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UE: meno burocrazia per le microimprese

|Novità
29 gennaio 2010
Parlamento europeo - Foto di JLoganLa Commissione Affari Legali del Parlamento Europeo ha presentato un emendamento volto a ridurre gli impegni burocratici per le microimprese, esonerandole dalla compilazione dei resoconti annuali. Le microimprese sono infatti soggette alle stesse norme che si applicano alle grandi imprese, ma secondo la Commissione le norme in materia di informativa finanziaria ad esse applicate non sono proporzionate alle loro specifiche esigenze contabili e una riduzione degli oneri amministrativi ne libererebbe il potenziale di crescita.
Sono circa 7,2 milioni le imprese europee soggette alle regole di contabilità dell’UE; di queste 5,4 milioni sono state definite dalla Commissione "micro-entità”: si tratta di imprese piccolissime coinvolte in affari a livello locale o regionale, con poca o nessuna attività oltre confine, che alla data di chiusura del bilancio non superino i limiti numerici di due dei seguenti criteri:
  • totale dello stato patrimoniale di 500 mila euro;
  • importo netto del volume di affari di 1 milione di euro;
  • numero dei dipendenti occupati in media durante l'esercizio uguale a 10.

La Commissione ha stimato che ogni impresa spende in media 1.558 euro per rispettare gli obblighi in materia di informativa finanziaria imposti dalle direttive contabili e che in assenza di obblighi di legge spenderebbe comunque circa il 25% di detta somma per soddisfare esigenze in materia di informazione dei dirigenti e dei terzi. Pertanto il restante 75%, ossia 1.169 euro, rappresenta una stima dell'onere generato dagli obblighi contabili a carico dalle imprese. Se tutti gli Stati membri esentassero le microimprese senza imporre obblighi aggiuntivi, la stima dei potenziali risparmi consentiti dalla proposta sarebbe pari a 6,3 miliardi di euro.

La proposta di esonerare  le microentità dalla compilazione dei conti annuali dovrebbe tuttavia essere concordata dagli Stati membri dell’UE e dal momento che il numero di imprese elegibili all’esenzione varierà molto da uno Stato all’altro i governi dovrebbero tenere conto del differente impatto che la misura potrebbe avere a livello nazionale.

Inoltre, per evitare il rischio che l’esenzione ostacoli l’organizzazione interna e riduca la trasparenza e l’accesso alle informazioni, la Commissione ha chiarito che le microimprese dovrebbero essere comunque soggette all’obbligo di registrazione delle proprie transazioni e della situazione finanziaria in generale, garantendo l'informazione delle parti in causa, ma attraverso obblighi adeguati alle reali necessità di gestione.

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