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Piccoli Comuni - firmato il DM da 7,5 milioni per le infrastrutture

|Novità
04 settembre 2019

Fondi MIT: photocredit Lena Lindell da Pixabay E’ stato firmato il decreto ministeriale di attuazione della norma prevista dal decreto Sblocca cantieri con cui vengono stanziati 7,5 milioni di euro a favore di interventi infrastrutturali nei piccoli Comuni.

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La firma arriva a poco più di un mese di distanza dall’ok che il Ministero dei trasporti (MIT) ha ottenuto in Conferenza unificata sull'intervento a favore dei Comuni, nel corso di un incontro in cui sono stati approvati anche i provvedimenti per il rinnovo delle flotte navali destinate al trasporto pubblico locale (TPL) e per l’avvio dell’Archivio sulle opere pubbliche (AINOP).

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7,5 milioni per i piccoli Comuni 

Il DM firmato ieri dal Ministro dei trasporti, Danilo Toninelli, prevede il finanziamento di interventi sulle infrastrutture situate nei piccoli Comuni, quelli cioè con meno di 3.500 abitanti.

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I fondi a disposizione sono oltre 7,5 milioni e provengono da quel tesoretto di risorse non ancora spese nei precedenti programmi destinati proprio ai piccoli Comuni. 

In particolare i fondi, che saranno impiegati su richiesta dei singoli Enti, si rivolgono ai 1.152 Comuni italiani con meno di 3.500 abitanti, individuati  sulla base degli indici Istat sul “Grado di Urbanizzazione” e dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale - IVSM. Dal finanziamento restano fuori quei Comuni che hanno già avuto accesso al programma “Nuovi progetti di intervento” e al programma “6000 Campanili”.

Nello specifico, con i fondi previsti dallo Sblocca cantieri, le amministrazioni comunali potranno realizzare interventi di immediata cantierabilità relativi a: 

  • manutenzione di strade;
  • illuminazione pubblica;
  • strutture pubbliche comunali;
  • abbattimento delle barriere architettoniche.

Il DM ha già previsto, inoltre, che l’importo massimo finanziabile per intervento non superi i 200mila euro, di cui fino a 150mila euro per lavori e fino a 50mila euro per somme a disposizione.

250 milioni per rinnovare le flotte navali per il trasporto locale

Il decreto aveva ottenuto l'ok della Conferenza unificata il 1° agosto scorso, insieme al via libera delle Regioni sull’adeguamento del parco mezzi destinato al trasporto pubblico locale e regionale su acqua.

Grazie ai 250 milioni di euro del Fondo istituito presso il Ministero, infatti, nel decennio 2020-2030 sarà possibile procedere con un  rinnovo progressivo della Flotta delle unità navali adibite ai servizi di TPL attribuendo anche un’attenzione specifica alle necessità delle persone con mobilità ridotta.

Il MIT specifica che l’investimento destinato a Venezia si attesta sui 63 milioni di euro - fondi che saranno impiegati per dotare la laguna di nuovi mezzi - mentre la Puglia e l’Umbria, a seguito della rinuncia da parte di altre Regioni, potranno beneficiare – complessivamente – di 450 mila euro.

Una volta operativo, al Fondo si potrà accedere direttamente o attraverso società specializzate.

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AINOP, il portale per monitorare lo stato di salute delle infrastrutture 

Sempre al 1 agosto 2019 risale, infine, anche l’ok della Conferenza unificata sull'Archivio AINOP.

Previsto da una delle norme del decreto Genova, l'Archivio ha l’obiettivo di monitorare in tempo reale tutti gli aggiornamenti relativi alla situazione in cui vertono le infrastrutture italiane al fine di intervenire in modo tempestivo, nel caso di bisogno. 

L’intento è, infatti, quello di realizzare un archivio interattivo e interoperabile che sarà alimentato con i dati sulle infrastrutture da parte di Regioni, Enti locali, Anas, Rete Ferroviaria Italiana Spa, società di gestione di concessioni autostradali e aeroportuali, concessionari di derivazione, Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Autorità di sistema portuale e logistico, Agenzia del demanio e altri soggetti che a qualsiasi titolo gestiscono o detengono dati relativi ad opere pubbliche.

Il decreto su cui il MIT, a inizio agosto, ha portato a casa l’ok della Conferenza Stato-Regioni prevede, inoltre, anche l'istituzione di un tavolo tecnico a cui sono stati attribuiti i seguenti compiti:

  • Monitorare la fase di sperimentazione delle effettive modalità di alimentazione della banca dati di AINOP, anche in termini di oneri organizzativi, gestionali e finanziari richiesti;
  • Supportare l’attività di ricognizione di tutte le banche dati relative al patrimonio pubblico gestite a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale; 
  • Integrare e dettagliare le procedure organizzative e tecniche per lo scambio dei dati necessari all’alimentazione di AINOP;
  • Coordinare i soggetti conferenti nelle fasi di analisi dei dati, raccolta e organizzazione degli stessi, implementazione dei servizi di cooperazione applicativa per il conferimento dei dati;
  • Fornire indicazioni tecniche e operative e valutazioni di competenza per consentire al Consiglio superiore dei lavori pubblici di redigere le linee guida sulla definizione dei criteri per il monitoraggio, l’analisi e la classificazione del rischio dei manufatti esistenti;
  • Fornire raccomandazioni per definire i piani e i programmi di controllo e manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere pubbliche;
  • Definire un piano nazionale, a breve e medio termine, per il monitoraggio delle opere pubbliche con l’uso di tecnologie innovative, anche attraverso sistemi di Structural Health Monitoring (SHM).

Il Tavolo sarà istituito presso il MIT e sarà presieduto dal Direttore Generale per i sistemi informativi e statistici del Ministero.

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Photocredit: Lena Lindell da Pixabay 

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