Chat with us, powered by LiveChatGreen Deal: all’Italia 364 milioni dal Just Transition Fund - FASI
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Green Deal: all’Italia 364 milioni dal Just Transition Fund

|Novità
16 gennaio 2020

Just Transition Fund - Photo by Markus Spiske temporausch.com from PexelsPolonia e Germania, con le loro centrali a carbone e le industrie chimiche, si accaparrano la fetta maggiore dei 7,5 miliardi del Fondo per la transizione giusta, il primo mattone del Green Deal europeo. All’Italia andranno 364 milioni. 

Cos'è il Just Transition Fund e come funziona

Il Fondo per la transizione giusta finanzierà l’uscita dai combustibili fossili nelle regioni europee che più ne dipendono, o - per dirla con le parole della Commissione - farà sì che “nessuno resti indietro”. 

A disposizione 7,5 miliardi di euro di risorse fresche provenienti dal bilancio 2021-2027, su cui però le istituzioni europee e gli Stati membri devono ancora trovare un accordo. 

La proposta di bilancio a lungo termine non sarà riaperta e la Commissione intende integrare i 7 miliardi e mezzo nel quadro dell'accordo definitivo sul quadro finanziario pluriennale. Lo schema di negoziato pubblicato dalla presidenza finlandese contiene una voce "per memoria" per il meccanismo per una transizione giusta, riconoscendo la necessità di uno stanziamento aggiuntivo per tale nuovo strumento.

Cosa prevede il Green Deal europeo

All’Italia 364 milioni per mobilitare 4,8 miliardi

Stando ai dati della distribuzione per ciascun Paese membro dei 7,5 miliardi del Just Transition Fund, sono Polonia e Germania ad accaparrarsi la fetta maggiore

Complici le centrali a carbone e le industrie chimiche, che pongono i due Paesi fra quelli che maggiormente dipendono dai combustibili fossili. Non a caso, quindi, alla Polonia vanno 2 miliardi di euro e alla Germania 877 milioni.

L’Italia si aggiudica 364 milioni a fronte di un contributo pari al 12% del Reddito Nazionale Lordo (vale a dire di circa 900 milioni): risorse in grado di mobilitare investimenti pubblici e privati per oltre 4,8 miliardi.

Per il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola, si tratta solo di una base per una stima, della Commissione UE: l’ammontare delle risorse “potrà salire a circa 1,3 miliardi, crescendo fino a 2 miliardi, una volta aggiunto il cofinanziamento nazionale e trasferite le risorse dai fondi strutturali”.

Con questo strumento - prosegue il ministro - si potranno inoltre mobilitare ulteriori investimenti pubblici e privati, anche grazie al contributo di InvestEU, lo strumento finanziario che a partire dall'anno prossimo subentrerà al Piano Jucker, di cui l'Italia è stata tra i principali beneficiari.

La ripartizione delle risorse è stata calcolata dall'Esecutivo UE in base a una metodologia che tiene conto di diversi fattori ambientali, occupazionali, e la ricchezza pro capite del Paese. È da tenere a mente che la distribuzione del denaro dipenderà da specifici progetti di riconversione ambientale ed economica che i paesi dovranno presentare alla Commissione europea per ottenerne l’approvazione. 

La proposta legislativa andrà ora negoziata tra Consiglio e Parlamento. 

CDP sara' il fondo per gli investimenti del Green Deal in Italia?

L’Italia sarebbe pronta a schierare Cassa depositi e prestiti, per farne il fondo strategico di riferimento per gli investimenti verdi. Lo anticipa Milano Finanza secondo cui CDP sarebbe "già a lavoro per poter gestire la gamba nazionale di InvestEU, che sarà una sorta di piccolo Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) tutto italiano e che avrà al centro, proprio come quello gestito direttamente da Bruxelles, gli investimenti sostenibili".

Non si tratterebbe "di un filone alternativo a quello classico, che continuerà a passare per la Banca Europea degli Investimenti, ma di un’opportunità in più per quei Paesi che vorranno dotarsi di uno strumento nazionale. Per farlo però i candidati a svolgere questo ruolo dovranno superare un test approfondito, Pillar assessment in gergo tecnico, riguardante nove punti".

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