Chat with us, powered by LiveChatMipaaf: al via il bando per contratti di filiera e distretto latte ovino - FASI
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Mipaaf: al via il bando per contratti di filiera e distretto latte ovino

|Novità
26 giugno 2020

Latte ovino - Photo credit: PexelsIl Ministero delle Politiche agricole ha pubblicato il nuovo bando da 30 milioni di euro per i contratti di filiera e di distretto nel settore del latte ovino. Ok anche al decreto per gli indennizzi alle imprese danneggiate dalla Xylella in Puglia.

Recovery Plan: al via il confronto sugli investimenti per l'agricoltura

I 30 milioni di euro destinati al bando per i contratti di filiera e di distretto del latte ovino provengono da due diversi strumenti: 20 milioni, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), per la concessione di finanziamenti agevolati; 10 milioni dal Fondo nazionale latte ovino previsto dal decreto-legge Emergenze in agricoltura.

Insieme all'avviso per i contratti di filiera e distretto, il Mipaaf ha sbloccato anche un'altra importante misura: un intervento da 120 milioni per le imprese agricole pugliesi colpite dalla diffusione della Xylella

Cosa finanziano i contratti di filiera e i contratti di distretto

Obiettivo dei contratti di filiera e di distretto è rafforzare i rapporti tra i produttori e i trasformatori. Gli interventi ammissibili quindi possono riguardare attivi materiali e immateriali connessi alla produzione primaria, investimenti per la trasformazione e commercializzazione, ma anche costi per la partecipazione dei produttori ai regimi di qualità e a misure promozionali e progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

I beneficiari delle agevolazioni sono le imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e loro associazioni, le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute.

Tra i soggetti proponenti possono rientrare però anche le reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda e le rappresentanze di distretti rurali e agro-alimentari individuati dalle regioni.

Come funzionano le agevolazioni

Il sistema agevolativo si basa sul principio dell’integrazione tra contributi in conto capitale e finanziamenti, che a loro volta si articolano in due componenti: finanziamento agevolato e finanziamento bancario.

In pratica, ai fini della concessione delle agevolazioni, i beneficiari devono ottenere un finanziamento bancario, pari al 50% dell’ammontare complessivo del finanziamento, concesso da banche che abbiano sottoscritto lo specifico mandato con CDP. E' infatti Cassa Depositi e Prestiti a gestire le risorse del FRI, a valere sul quale sono concessi i finanziamenti agevolati.

I contributi in conto capitale, invece, sono destinati solo alle PMI che effettuano investimenti connessi alla produzione agricola primaria, a condizione che siano localizzati nelle regioni meno sviluppate e quelle il cui prodotto interno lordo (PIL) pro capite nel periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2013 è stato inferiore al 75% della media dell’UE-25 per il periodo di riferimento, ma superiore al 75% della media del PIL dell’UE-27. Inoltre, la spesa ammissibile per singolo beneficiario deve essere compresa tra 100mila euro e 5 milioni.

In generale, invece, i contratti di filiera e di distretto sono finanziabili a fronte di investimenti compresi tra 4 e 50 milioni di euro. 

Le domande di accesso alle agevolazioni dovranno essere presentate entro il 30 settembre 2020.

Indennizzi per le imprese olivicole danneggiate dalla Xylella

Il secondo intervento appena approvato dalla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova è diretto a sostenere il reddito delle imprese olivicole pugliesi colpite dalla diffusione della Xylella.

Il decreto rientra nel Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia e fa seguito alla misura a regia nazionale, gestita da Agea, che ha sostenuto con 35 milioni di euro la ristrutturazione e l'ammodernamento dei frantoi nella zona infetta.

In questo caso, invece, le risorse sono dirette a compensare gli agricoltori per i costi e i danni collegati al diffondersi del batterio. Per le indennità sono disponibili risorse pari a 120 milioni di euro.

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