UE: il 9° Rapporto europeo sull'Innovazione
Viola De Sando|Novità
19 marzo 2010
Pubblicato il 9° Rapporto europeo sull'Innovazione (EIS), che, attraverso l'utilizzo di 29 indicatori, analizza le performances innovative perseguite dagli Stati membri dell'UE. Nel 2009 la crisi economica ha rallentato il progresso teconologico dei Paesi europei, ma gli aiuti provenienti dal settore pubblico hanno permesso alle imprese di non ridurre eccessivamente le spese per l'innovazione tecnologica. Gli Stati dell'UE che hanno migliorato maggiormente le proprie performances sono Germania, Cipro, Malta e Romania.Sulla base degli indicatori utilizzati sono stati individuati 4 gruppi di Stati:
- Innovation leaders: i Paesi in grado di effettuare performances innovative elevate rispetto alla media europea;
- Innovation followers: i Paesi in grado di effettuare performances innovative inferiori rispetto a quelle degli Innovation leaders, ma vicine o superiori alla media europea;
- Moderate innovators: i Paesi in grado di effettuare performances innovative inferiori alla media europea;
- Catching-up countries: i Paesi che effettuano performances innovative molto inferiori rispetto alla media europea, ma in grado di raggiungerla.
L'Italia rientra nella categoria dei Moderate innovators; negli ultimi 5 anni, grazie alla crescita proveniente dal settore Risorse umane e Finanza, è stato registrato un miglioramento nelle performances innovative, relativamente a:
- l'aumento dei laureati in materie scientifiche ed umanistiche (12,8%);
- l'accesso alla banda larga da parte delle imprese (29.8%).
Il livello degli investimenti delle aziende italiane, invece, non è migliorato e le performances derivanti dagli effetti economici e tecnologici sono peggiorate.
A livello europeo, infine, il gap innovativo rispetto agli USA è progressivamente diminuito, da -32 nel 2005 a -22 nel 2009 (in settori quali ricerca e sviluppo, brevetti ecc.), mentre il gap rispetto al Giappone è aumentato, da -28 nel 2008 a -30 nel 2009.