Chat with us, powered by LiveChatVon der Leyen, a giugno i primi esborsi del Recovery Fund - FASI
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Von der Leyen, a giugno i primi esborsi del Recovery Fund

|Novità
18 gennaio 2021

https://lh3.googleusercontent.com/pw/ACtC-3e9-Bkjk2S64oLzOwmaegALHBBKcnhj69Y3T8jUKSPMFWkZ_rKga95G4k6FLv5Qx3qhsKcvlTnlGyplZSTkOlUnAv0chru8i-omU7oJ0bdxk8a1rDVByInHUV21VBqcsjDK7cvO3DP7ksgHGvxZDt4k=w995-h663-no?authuser=5Sbloccare le prime risorse del pacchetto Next Generation EU, più noto come Recovery Fund, prima della fine della presidenza portoghese, quindi entro il mese di giugno. È questo il piano della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che lancia un appello agli Stati membri ad accelerare il completamento delle ratifiche nazionali.

Cosa prevede l'accordo sul bilancio UE 2021-2027

L'obiettivo di Bruxelles, ha spiegato la presidente von der Leyen, è assicurare quanto prima l'erogazione dei fondi europei del pacchetto anticrisi Next Generation EU, auspicabilmente entro la fine del semestre di presidenza portoghese, che si conclude il 30 giugno.

Per raggiungere questo obiettivo, durante una conferenza stampa con Antonio Costa, capo del governo portoghese che esercita dal primo gennaio la presidenza di turno del Consiglio, la numero uno della Commissione UE ha sollecitato "tutti gli Stati membri affinché procedano rapidamente alle ratifiche nazionali del pacchetto Next Generation EU, di cui c’è grande bisogno".

Accelerare le ratifiche nazionali per l'avvio del Recovery

Solo una volta che tutti e 27 gli Stati dell'Unione avranno ratificato, sulla base delle risorse regole costituzionali, la decisione sulle risorse proprie che alza il massimale dei fondi che l'Unione può richiedere agli Stati membri, Bruxelles potrà contrarre i i 750 miliardi di prestiti necessari a finanziare Next generation EU.

Il governo italiano, ad esempio, ha scelto di inserire il recepimento della decisione sulle risorse proprie nel decreto Milleproroghe del 31 dicembre 2020. Si attende ora la conversione in legge, che teoricamente, non dovrebbe subire titardi a causa dalla crisi politica in atto a Palazzo Chigi.

"Il processo delle ratifiche nazionali deve essere il più rapido possibile, perché non appena sarà stato completato potremo andare sui mercati a raccogliere il capitale necessario, e sarà interessante farlo attraverso emissioni di ‘green bond’ e ‘social bond'", ha spiegato la presidente della Commissione in conferenza stampa.

Patto di stabilità sospeso anche nel 2021 

Nella stessa occasione, la presidente della Commissione è tornata sul tema del rispetto del patto di stabilità UE. Nel 2020, infatti, a causa dell'emergenza da coronavirus e della crisi che ne è derivata, la Commissione europea aveva attivato una clausola di salvaguardia, consentendo agli Stati membri di elargire risorse per sostenere l'economia senza rischiare di subire raccomandazioni o sanzioni per violazione dei parametri imposti dal Patto di stabilità.

A proposito del ritorno delle regole di bilancio, la presidente von der Leyen ha chiarito che la sospensione del Patto di stabilità e crescita (general escape clause) sarà valida per tutto il 2021. Rispondendo ad una domanda sul tema ha dichiarato: "ho sempre suggerito di non mettere calendari o scadenze ma condizioni: la situazione deve migliorare e poi possiamo parlare di ricambiare sistema, ma ora siamo in una crisi severa e quindi non ci sono cambi per il momento".

Patto di Stabilità: nuove regole per la crescita

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