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Arriva il piano per la transizione ecologica: clima, biodiversità ed economia circolare al centro

|Novità
10 marzo 2022

Piano transizione ecologica - Photo by Tirachard Kumtanom from PexelsVia libera al Piano per la transizione ecologica (PTE): servirà a coordinare le politiche energetiche, dalla mobilità sostenibile all'economia circolare. 

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L'approvazione è arrivata nel corso della quinta riunione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica – CITE l'8 marzo.

Si tratta di una strategia importante, soprattutto se inquadrata nel contesto del Piano nazionale ripresa e resilienza, che destina quasi 70 miliardi dei 209 previsti per l’Italia dal Recovery Fund alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica.

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Cosa c'è nel piano per la transizione ecologica

Il documento indica una serie di obiettivi generali, il percorso metodologico e i target da raggiungere. Individua inoltre un primo set di indicatori, condivisi anche a livello internazionale ed europeo, che costituiranno il riferimento essenziale per la valutazione delle azioni previste. 

Gli obiettivi generali da centrare sono coerenti con gli impegni internazionali ed europei e hanno nel 2030 il limite temporale, con un orizzonte al 2050 e sono articolati su cinque assi:

  1. neutralità climatica;
  2. azzeramento dell’inquinamento;
  3. adattamento ai cambiamenti climatici;
  4. ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;
  5. transizione verso l’economica circolare e la bioeconomia.

Otto gli ambiti di intervento previsti, per i quali verranno costituiti appositi gruppi di lavoro (6 gruppi tematici e 2 trasversali):

  1. decarbonizzazione;
  2. mobilità sostenibile;
  3. miglioramento della qualità dell’aria;
  4. contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico;
  5. miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture;
  6. ripristino e rafforzamento della biodiversità; 
  7. tutela del mare; 
  8. promozione dell’economica circolare, della bioeconomia e dell’agricoltura sostenibile.

Sulla Proposta di piano verrà acquisito il parere della Conferenza unificata e delle competenti commissioni parlamentari. 

Sul piano sarà trasmessa almeno annualmente una relazione sullo stato di attuazione e saranno realizzati aggiornamenti quando necessario. Gruppi di lavoro interdisciplinari dedicati contribuiranno a dettagliare azioni, misure, fonti di finanziamento e cronoprogrammi.

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