Ripristinare e riavviare le attività economiche danneggiate dagli eventi sismici avvenuti in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a partire dal 2016. E’ questo, in estrema sintesi, l'obiettivo del nuovo bando da 10 milioni di euro voluto dal Commissario straordinario al sisma e gestito da Invitalia, che eroga un finanziamento agevolato al 100% a sostegno delle iniziative imprenditoriali situate nel cratere sismico.

Cosa finanzia il bando Rilancio PMI Cratere Sismico

Tra le ultime agevolazioni per le imprese del cratere sismico, figura sicuramente il bando “Rilancio PMI Cratere Sismico”, la nuova misura gestita da Invitalia che parla alle attività economiche presenti nei territori dei Comuni terremotati.

L'incentivo consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero:

• senza alcuna forma di garanzia;
• erogato in anticipo in un’unica soluzione;
• da restituire secondo un piano di ammortamento di massimo 10 anni (con un periodo di preammortamento di 3 anni);

che copre il 100% delle spese sostenute per realizzare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure per migliorare i processi e le linee produttive.

Questo nuovo bando sisma 2021, infatti, va a coprire i costi di investimento per attrezzature, macchinari, impianti, beni immateriali e lavori edili, compresi in programmi di spesa che non possono però superare l’importo complessivo di 30mila euro. Nel caso l’importo totale delle spese da realizzare fosse superiore a 10mila euro, una parte di queste spese potrà essere costituita da costi di gestione, in misura non superiore però al 50% delle spese di investimento.

Per essere ammissibili, i progetti devono essere stati avviati successivamente alla presentazione della domanda e realizzati entro i 18 mesi successivi alla concessione delle agevolazioni.

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Chi può partecipare alla nuova agevolazione per il cratere sismico?

Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese (MPMI), incluse quelle esercitate nella forma della libera professione individuale, presenti nei territori dei Comuni delle regioni interessate dal terremoto del 2016. Il contributo, però, può essere richiesto solo in presenza di due condizioni:

• che l’impresa fosse già costituita ed fosse attiva al momento in cui si sono verificati gli eventi sismici;
• che le sedi dell’attività economica siano state dichiarate inagibili a causa del sisma.

La misura non prevede limiti settoriali. Oltre a quelle dell'industria, quindi, le domande possono essere presentate anche dalle imprese dei settori dell'artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, della fornitura di servizi, del commercio, del turismo, della produzione agricola, della pesca e dell'acquacoltura.

Il bando, come già detto, ha una dotazione complessiva di 10 milioni di euro, ripartiti tra le quattro regioni terremotate:

• Il 10% all’Abruzzo;
• Il 14% al Lazio;
• Il 62% alle Marche;
• Il 14% all’Umbria.

Le domande possono essere inviate online a partire dal 14 giugno 2021, tramite la piattaforma di Invitalia.

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