La nuova legislazione è frutto di un confronto instauratosi tra le autorità italiane e la Commissione europea a partire dal 2003. A seguito di un indagine iniziata nel 2006, la Commissione ha avviato un procedimento d'infrazione contro l'Italia per le eccessive restrizioni imposte agli operatori stranieri.

La normativa comunitaria infatti autorizza gli Stati membri a limitare l'offerta di servizi di gioco d'azzardo per tutelate i consumatori da:

• dipendenza dal gioco d'azzardo stesso;
• criminalità organizzata.

Le restrizioni, però, debbono essere proporzionate e non discriminatorie, nel rispetto del principio sulla libera prestazione dei servizi.

In Italia, prima della modifica della legislazione italiana avviata nel 2009, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e l'Unione Nazionale per l'Incremento delle Razze Equine (UNIRE) detenevano il diritto esclusivo sulla gestione delle scommesse sportive e dei giochi d'azzardo online.

Con la nuova legge, invece, gli operatori europei potranno prestare liberamente i propri servizi in Italia, previa richiesta di una licenza e nel rispetto dei diritti dei consumatori.