Chat with us, powered by LiveChatUE: informazioni nutrizionali complete sulle etichette per contrastare i disturbi alimentari - FASI
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UE: informazioni nutrizionali complete sulle etichette per contrastare i disturbi alimentari

|Novità
17 giugno 2010

Renate Sommer - Credit © European Union, 2010Con 559 voti a favore, 54 contrari e 32 astenuti, i deputati dell'europarlamento hanno manifestato la volontà di migliorare e uniformare le norme sull'etichettatura alimentare, così da contrastare la diffusione in Europa di disturbi quali l'obesità e il diabete e garantire ai consumatori una maggiore consapevolezza sui valori nutrizionali dei cibi acquistati.

La relazione oggetto del voto, presentata da Renate Sommer (PPE, DE), propone di introdurre sulle etichette l'indicazione obbligatoria delle quantità di grassi, acidi grassi saturi, zuccheri, sali, proteine, carboidrati e fibre e della quantità di energia.

Un'altra proposta, la cui applicazione richiederà una valutazione preventiva per misurarne l'impatto, ma che incontra comunque il favore dei deputati, riguarda l'estensione dell'etichettatura obbligatoria sul paese d'origine a tutti i tipi di carne, pollame e prodotti lattiero-caseari, con il vincolo ad applicare l'etichettatura anche quando vengono utilizzati per la preparazione di altri prodotti.

Esenti dal vincolo di etichettatura nutrizionale le bevande alcoliche, con la condizione che le bevande miste, dette "alcopops", non vengano confuse con le bevande completamente analcoliche, e le imprese alimentari artigianali.

Nessuna modifica alla normativa esistente in base alla quale la veridicità dei "profili nutrizionali" dichiarati viene verificata dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), mentre è stato respinta la proposta di adozione del cosiddetto metodo a semaforo, per cui la quantità relativa di energia, grassi, zucchero contenuta nel prodotto alimentare viene indicata attraverso simboli di coloro verde, ambra e rosso.

Se il testo sarà adottato, le imprese alimentari dovranno adeguarsi entro tre anni; cinque anni per quelle con meno di 100 lavoratori e un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro.

Progetto di relazione

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