Chat with us, powered by LiveChatCinque punti programmatici alla prova del voto di fiducia - FASI
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Cinque punti programmatici alla prova del voto di fiducia

|Novità
30 settembre 2010

Camera dei deputati - Foto di HadiIn vista del voto di questa sera sul documento programmatico che riassume in 5 punti le priorità del Governo, il Presidente del Consiglio si è rivolto alla Camera dei deputati chiedendo di mettere fine alle divisioni e di confermare la fiducia nei confronti dell’esecutivo.

I cinque punti illustrati nel discorso e nel testo che andrà al voto alle 19 riguardano:

  • il federalismo fiscale,
  • la riforma fiscale,
  • la giustizia,
  • la sicurezza e l'immigrazione
  • il Piano per il Sud Italia.

Per quanto riguarda il federalismo il Presidente Berlusconi ha garantito che non creerà ulteriore discrepanze tra regioni del Nord e del Sud, ma consentirà di liberare lo Stato da alcune funzioni e di valorizzare le peculiarità locali.

Rispetto alla riforma fiscale, il premier ha rilanciato l’intenzione di ridurre la tassazione per le famiglie e per le imprese, prospettando anche l'eventualità di introdurre l'opzione del quoziente famigliare.

Relativamente alla riforma della giustizia il Presidente del Consiglio ha ribadito la volontà di attuare la separazione delle  carriere dei magistrati e ha promesso di destinare nuove risorse per agevolare lo smaltimento dei processi, mentre in materia di sicurezza ha rivendicato il successo delle operazioni condotte dalle forze dell’ordine ai danni della criminalità organizzata e della politica anti-immigrazione.

Infine alcune indicazioni sulle politiche per il Mezzogiorno, con le infrastrutture al centro del piano di sviluppo: per la fine del 2010 dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo per la realizzazione dello Stretto di Messina, mentre entro il 2013 si auspica il completamento della Salerno-Reggio Calabria.

Contenuti giudicati da molti troppo vaghi per costituire l'ossatura di un programma di governo, ma che probabilmente saranno sufficienti a garantire la tenuta dell'esecutivo.

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