Chat with us, powered by LiveChatPrestazione energetica degli edifici: l'Italia ha due mesi per implementare la direttiva 2010/31/UE - FASI
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Prestazione energetica degli edifici: l'Italia ha due mesi per implementare la direttiva 2010/31/UE

|Novità
25 novembre 2010

Unione Europea - European commission creditItalia e Spagna sono state richiamate dalla Commissione europea per il ritardo riscontrato nell'implementazione della direttiva in materia di prestazione energetica nell’edilizia. La normativa, adottata il maggio scorso, invita gli Stati membri a definire requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici o le unità immobiliari.

L'implementazione della direttiva rappresenta un valido strumento nella lotta al cambiamento climatico, poiché contribuisce a diffondere presso i cittadini europei un'attitudine al consumo basata sul risparmio energetico.

Infatti la normativa stabilisce che i proprietari o i locatari di un edificio dovranno ricevere un attestato di rendimento energetico, che definisce la prestazione energetica dell'edificio consentendo una migliore valutazione dell'immobile stesso sul mercato.

Gli Stati membri possono stabilire i requisiti minimi distinguendo tra:

  • gli edifici già esistenti,
  • edifici di nuova costruzione,
  • tipologie edilizie varie.

Per garantire una corretta implementazione della direttiva gli Stati membri dovranno inoltre adottare sistemi di controllo sugli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell'aria. Ad oggi l'Italia non ha adottato nessuna misura di ispezione su tali impianti.

La Commissione potrà citare il governo italiano e il governo spagnolo di fronte la Corte di giustizia se la direttiva non sarà applicata entro due mesi.

DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia

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