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Energie rinnovabili: l'Europa potrebbe superare gli obiettivi della Commissione per il 2020

|Novità
05 gennaio 2011

Parco eolico - Foto di Carles Paredes LanauSu richiesta della Commissione europea, gli Stati membri hanno adottato dei piani d'azione con gli obiettivi per il 2020 in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili (National Renewable Energy Action Plans). Secondo un'analisi di questi target nazionali condotta dall'European Wind Energy Association (EWEA), l'Europa potrebbe addirittura oltrepassare il traguardo posto dalla Commissione, cioè ottenere da fonti alternative il 20% dell'energia complessivamente necessaria.

Dall'indagine risulta infatti che entro la fine del decennio in corso l'Europa potrebbe coprire attraverso fonti rinnovabili il 20,7% del proprio consumo di energia e il 34% della domanda di elettricità.

La situazione è naturalmente diversificata, con 15 Stati che ritengono di poter superare la soglia del 20%, in particolare la Bulgaria, la Spagna e la Grecia prevedono eccedenze rispettivamente del 2,8%, 2,7% e 2,2%, e con il Lussemburgo e l'Italia che  dovranno ricorrere ai meccanismi di cooperazione per raggiungere i loro obiettivi.

Attraverso i meccanismi di cooperazione è infatti possibile far fronte ai propri obblighi sviluppando le energie rinnovabili in paesi terzi.

Il direttore delle comunicazioni dell'EWEA Julian Scola, intervistato dal media europeo EurActiv, ha affermato che nonostante alcune criticità, come i ritardi amministrativi nella costruzione di centrali eoliche riscontrati in diversi paesi, non mancano i segnali positivi: al termine di quest'anno circa l'11,6% dell'elettricità in Europa è stata prodotta da fonti rinnovabili e secondo una relazione della Commissione europea sulle tendenze in materia energetica dell'UE fino al 2030, il 64% della nuova capacità energetica installata nel periodo compreso tra il 2011 e il 2020 potrebbe provenire da fonti pulite.

Più cauto Jason Anderson, responsabile WWF per il cambiamento climatico e la politica energetica europea, che pur riconoscendo l'importanza degli impegni assunti a livello nazionale, ha segnalato come ancora pochi Stati abbiano predisposto quanto necessario per realizzare i propri obiettivi.

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