Nel corso dell'assemblea plenaria, gli eurodeputati e i parlamentari dei Paesi aderenti all'Unione  per il Mediterraneo hanno condannato all'unanimità le violenze che in questo periodo affliggono la Libia, invitando tutti gli Stati ad aumentare gli interventi umanitari nel Paese.

"Non possiamo più ignorare i problemi che colpiscono la regione del Mediterraneo," ha ribadito Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei deputati, e l'Unione del Mediterraneo rappresenta un'opportunità d'oro per rilanciare il processo di cooperazione tra le regioni mediterranee del nord e del sud. Occorre un nuovo Piano Marshall, ha affermato Franco Frattini, Ministro degli Affari Esteri, in grado di migliorare le relazioni tra i Paesi; in quest'ottica "proponiamo un nuovo progetto della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per investire nel Mediterraneo, come l'UE fece negli anni Novanta per stabilizzare la situazione nei Balcani".

"Una buona soluzione", ha proseguito Pier Antonio Panzeri, sarebbe la trasformazione Fondo Euro-Mediterraneo di Investimento e Partenariato (FEMIP) in una vera e propria Banca Euro-Mediterranea per gli Investimenti". La BEI, ha ricordato il Presidente Philippe Maystadt, è pronta a sostenere gli investimenti delle PMI nella regione del Mediterraneo con 6 miliardi di euro nei prossimi tre anni, ma è necessaria l'approvazione dell'UE.

L'istituzione di una Banca Euro-Mediterranea non solo favorirà la creazione di posti di lavoro, compensando la disoccupazione che colpisce soprattutto i più giovani, ma costituirà uno strumento concreto per la transizione verso la democrazia nei Paesi del Sud del Mediterraneo.