Chat with us, powered by LiveChatGioventù in azione: 2 milioni di euro per promuovere la cittadinanza europea in Italia - FASI
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Gioventù in azione: 2 milioni di euro per promuovere la cittadinanza europea in Italia

|Novità
04 aprile 2011

Gioventù - European Commission creditDue milioni di euro per il programma comunitario “Gioventù in azione”, che dal 2007 promuove la cittadinanza europea tra i giovani dell'UE. La maggior parte delle risorse, ha comunicato il Ministero della Gioventù, sarà destinata al servizio volontario europeo (SVE) che sostiene i servizi volontari transnazionali dei giovani.

Il programma intende sviluppare la solidarietà e la comprensione reciproca dei giovani attraverso attività che mirino a:

  • promuovere la cittadinanza attiva dei giovani, sviluppare la solidarietà dei giovani,
  • favorire la comprensione reciproca dei giovani di paesi diversi,
  • migliorare la qualità dei sistemi di sostegno delle attività dei giovani e le capacità delle organizzazioni della società civile nel settore della gioventù,
  • favorire la cooperazione europea nel settore della gioventù.

Il servizio volontario europeo è una delle azioni previste dal programma per potenziare la partecipazione dei giovani a diverse forme di attività di volontariato all'interno e all'esterno dell'UE, sostenendo le spese di soggiorno e di viaggio dei volontari.

“Questa somma è fuori dal budget destinato dalla Commissione Europea all'Italia", ha spiegato Paolo Di Caro, direttore generale dell'Agenzia Nazionale per i Giovani nel corso della Conferenza nazionale sul volontariato a Venezia, "e rappresenta un segnale in controtendenza in una stagione di tagli e ristrettezze finanziarie, oltre che di grande attenzione verso l'obiettivo di una maggior mobilità dei giovani”.

Parte delle risorse, come accennato dal direttore, sarà utilizzata per finanziare inziative volte a celebrare l'Anno europeo del volontariato.

La Commissione ha stanziato 8 milioni di euro per la celebrazione del'Anno europeo, risorse che gli Stati membri potranno utilizzare entro il 31 dicembre 2011 per organizzare le seguenti attività: scambi di esperienze e di buone pratiche; realizzazione di studi e di lavori di ricerca e diffusione dei relativi risultati; conferenze ed eventi di sensibilizzazione dell'opinione pubblica; iniziative concrete negli Stati membri volte a promuovere gli obiettivi dell'Anno europeo; campagne d'informazione e di promozione.

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