Chat with us, powered by LiveChatConciliazione lavoro-famiglia: contributi alle aziende che sostengono i genitori - FASI
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Conciliazione lavoro-famiglia: contributi alle aziende che sostengono i genitori

|Novità
06 maggio 2011

Famiglia - foto di BArchBotIncentivi alle aziende che favoriscono la conciliazione tra i tempi del lavoro e della famiglia con il nuovo regolamento del Ministero delle pari opportunità. Le risorse stanziate ammontano a 500.000 euro che saranno utilizzate per implementare la legge n. 53-2000 a sostegno della maternità e della paternità.

La legge del 2000 intende promuovere un nuovo tipo di welfare basato sull'equilibrio tra tempi di lavoro, di cura, di formazione e di relazione, tanto delle donne quanto degli uomini, mediante:

  • a) l'istituzione dei congedi dei genitori e l'estensione del sostegno ai genitori di soggetti portatori di handicap;
  • b) l'istituzione del congedo per la formazione continua e l'estensione dei congedi per la formazione;
  • c) il coordinamento dei tempi di funzionamento delle città e la promozione dell'uso del tempo per fini di solidarietà sociale.

Nonostante le disposizioni normative, in Italia sono le donne ad usufruire maggiormente dei congedi parentali rispetto agli uomini, per circa l'86% dei casi. Questa situazione è determinata da un insieme di fattori legati alla strutturazione del mercato lavorativo italiano e delle politiche sociali adottate nel Paese,  che poggiano su tipologie contrattuali instabili e sull'assenza di servizi a sostegno delle famiglie.

Con il nuovo regolamento il Governo invita datori di lavoro privati, aziende ospedaliere e aziende sanitarie a realizzare i seguenti interventi:

  • a) progetti articolati  per  consentire  alle  lavoratrici  e  ai lavoratori di usufruire di particolari forme di  flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro (part time reversibile,  telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, su turni  e  su  sedi  diverse,  orario  concentrato);
  • b) programmi ed azioni, comprese le  attività di  formazione  e aggiornamento, volti a favorire il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo un periodo di assenza dal lavoro non inferiore a sessanta giorni a titolo di congedo  di  maternità e paternità o parentale, o per altri motivi legati ad esigenze di conciliazione tra vita professionale e vita familiare;
  • c) progetti che, anche attraverso l'attivazione di reti tra enti territoriali, aziende e  parti  sociali, promuovano interventi e servizi innovativi in risposta alle  esigenze  di  conciliazione tra vita professionale e vita familiare delle lavoratrici e dei lavoratori.

I progetti sono rivolti alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti, inclusi i dirigenti, con figli minori ovvero con a carico persone disabili o non autosufficienti, ovvero persone affette da documentata grave infermità. Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro il 10 febbraio, il 10 giugno e il 10 ottobre di ogni anno.

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