Chat with us, powered by LiveChatAbruzzo: progetto Scuole d'Abruzzo - Il futuro in sicurezza - FASI
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Abruzzo: progetto Scuole d'Abruzzo - Il futuro in sicurezza

|Novità
03 giugno 2011

bandiera Abruzzo - foto di BooyabazookaIl presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha presentato il piano di messa in sicurezza delle scuole dell'Abruzzo. Il progetto, denominato "Scuole d'Abruzzo - Il futuro in sicurezza", prevede 213 interventi di ripristino degli edifici scolastici pubblici frequentati da bambini di tutte le fasce di età scolare in 102 comuni.

Lo stanziamento rappresenta il 22,6 per cento di tutte le risorse disponibili per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico dell'intero paese.

Gran parte dei finanziamenti sono stati stanziati dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), con ulteriore apporto da parte di alcuni enti proprietari.

Il piano, presentato alla presenza di varie personalità di spicco tra cui Maria Monti, presidente regionale Unicef, e Alberto Ugazio, direttore del dipartimento di Medicina pediatrica del Bambin Gesù di Roma e presidente della società italiana di pediatria, ha come obiettivo l'attuazione di iniziative concrete con il fine di favorire e accelerare la ripresa della vita sociale, culturale, ed economica della Regione, a partire dall’ambito scolastico. I primi 30 milioni dello stanziamento sono stati già utilizzati per consentire ad oltre 17 mila studenti il ritorno nelle loro aule, ricostruite secondo standard qualitativi concordati con i massimi esperti a livello nazionale, a solo sei mesi dall'evento sismico.

Sono già state finanziate e concluse 27 opere pubbliche e in breve tempo si avranno appalti per circa 407 milioni di euro. Forte sostegno è stato fornito da sempre dalla Comunità europea, la quale aveva stanziato in fase di emergenza quasi 493 milioni di euro e probabilmente si appresta ora ad autorizzare la proposta nazionale di ulteriori sovvenzioni e dotazioni.

Il piano potrebbe fornire da guida per l’attuazione di altri progetti del genere in tutta Italia, vista la presenze sul suolo nazionale di molte altre regioni a rischio sismico con un patrimonio scolastico spesso in condizioni drammatiche.

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