Chat with us, powered by LiveChatLa Corte di Giustizia UE condanna l'Italia per il mancato recupero di aiuti illegali alle imprese - FASI
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La Corte di Giustizia UE condanna l'Italia per il mancato recupero di aiuti illegali alle imprese

|Novità
15 luglio 2011

Corte di giustizia dell'UE - foto di SsolbergjLa Repubblica italiana è stata condannata dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea del Lussemburgo per non aver adottato, nei tempi stabiliti, le misure necessarie a recuperare integralmente aiuti considerati illegali e incompatibili con il mercato comune, concessi alle imprese che hanno investito nei Comuni colpiti da eventi calamitosi nel 2002.

In particolare, si fa riferimento:

  • alle inondazioni in Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna;
  • ai terremoti nella provincia di Campobasso;
  • alle eruzioni vulcaniche a Catania.

Nel 2004, la Commissione europea aveva dichiarato che l'aiuto e l'importo concesso a ciascun beneficiario "non avevano alcun rapporto con i danni effettivamente subiti", imponendo, conseguentemente, allo Stato di sopprimere tali finanziamenti e adottare tutte le misure necessarie per recuperarli.

Tuttavia, sono stati ben pochi gli aiuti recuperati dall’Italia e non è stata fornita alla Commissione nessuna informazione specifica sul numero di beneficiari.

La sentenza della Corte è basata sul fatto che "l'obbligo di recupero costituisce un vero e proprio obbligo di risultato, effettivo ed immediato, e lo Stato non può limitarsi, come fa nella presente causa, ad appellarsi alle difficoltà giuridiche, politiche o pratiche".

Sentenza Corte di Giustizia dell'UE

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