Il 7 marzo, al termine del consiglio direttivo dell'Acea di Ginevra, Marchionne aveva, infatti, proposto all'Ue di introdurre nella propria agenda il problema della "razionalizzazione del sistema produttivo", attraverso una riduzione della capacità operativa dell’industria automobilistica europea nell’ordine del 20%.

Tajani ha risposto alle preoccupazioni dell'Ad di FIAT e dei produttori automobilistici ricordando gli impegni presi dalla Commissione Ue per rilanciare un settore che rappresenta il motore della crescita europea.

Tra i lavori in corso Tajani ha ricordato quelli della direzione generale industria della Commissione, incaricata dal vicepresidente di ''attuare una moratoria regolamentare per evitare nuovi costi e limitare le delocalizzazione''.

Sul fronte dell'innovazione tecnologica, invece, sarà rilanciata la Green Car Initiative, il partenariato pubblico-privato avviato nel 2008, che Tajani discuterà nel corso del prossimo incontro (29 marzo 2012) con il presidente della Banca europea per gli investimenti (Bei), Werner Hoyer.

Il commissario Ue ha inoltre proposto di trasformare i lavori preparatori del gruppo ad alto livello sulla competitività e la crescita sostenibile dell'industria automobilistica (CARS 21) “in riunioni operative per la definizione di un piano d'azione europeo condiviso dai protagonisti del gruppo di alto livello”.

Per la promozione dell’industria europea all’estero, invece, Tajani ha annunciato non solo di proseguire i lavori già avviati in Brasile, ma anche di voler al suo fianco Marchionne, in veste di rappresentante dell’Acea, nelle prossime missioni in Messico, Usa e Colombia.