Chat with us, powered by LiveChatEducazione all'imprenditorialità: progressi nell'Ue, ma l'Italia non spicca - FASI
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Educazione all'imprenditorialità: progressi nell'Ue, ma l'Italia non spicca

|Novità
16 aprile 2012

Educazione all'imprenditorialitàAumentano negli Stati membri i programmi educativi volti a sviluppare la cultura d'impresa. Lo mostrano i dati della relazione Ue “Educazione all'imprenditorialità nelle scuole in Europa", secondo la quale, la metà dei paesi dell'Unione ha intrapreso un processo di riforma dei sistemi d'istruzione che prevede il potenziamento dell'educazione imprenditoriale. Non è, però, il caso dell'Italia.

Il documento pubblicato dalla Commissione europea si basa su dati rilevati in 31 paesi e 5 regioni europee. Ciò che ne emerge è che la metà degli Stati membri ha intrapreso un processo di riforma dei sistemi d'istruzione verso una maggiore educazione al fare impresa, definendo obiettivi formativi correlati ad attitudini e abilità imprenditoriali quali lo spirito di iniziativa, la creatività e l'assunzione di rischio.

Se da un lato, infatti, Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Galles e il Belgio (la parte fiamminga) hanno pianificato strategie specifiche, dall'altro, Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Grecia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Turchia, hanno inserito l'educazione all'imprenditorialità nei loro programmi nazionali per la formazione continua, la gioventù o la crescita.

L'Italia, invece, non prevede una strategia nazionale specifica sul tema imprenditoria, se non attraverso percorsi tecnici e professionali. Tra le iniziative in corso, l'unico progetto italiano menzionato dalla Commissione, perché adotta una metodologia innovativa, è la rete IFS, Impresa Formativa Simulata: si tratta di un percorso di alternanza scuola-lavoro coordinato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che consente agli studenti di "avvicinarsi" a processi lavorativi concreti attraverso la simulazione di avvio e sviluppo di imprese “virtuali”. Gli step e gli impegni che i ragazzi affrontano, infatti, sono gli stessi di un'impresa reale (ad esempio, rispettare gli obblighi di legge, le scadenze fiscali e contabili).
Il progetto è destinato principalmente alle classi dell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali del settore servizi.

Sottolineando l'obiettivo dell'esecutivo comunitario di promuovere una cultura d'impresa europea, il commissario per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassiliou ha così commentato i risultati del rapporto: "Per continuare a essere competitiva, l'Europa deve investire sui suoi cittadini, sulle loro abilità e sulle loro capacità di adattamento e innovazione. Ciò significa che dobbiamo incoraggiare l'adozione di una nuova mentalità europea incentrata sull'attitudine all'imprenditorialità, e il primo passo in questa direzione consiste nell'instillare uno spirito imprenditoriale fin dalle tappe iniziali del sistema scolastico".

Links

Entrepreneurship Education at School in Europe

Network IFS - Impresa Formativa Simulata

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