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ETS: ok dalla Commissione ad aiuti di stato speciali per industrie energivore

|Novità
21 dicembre 2015

Materiali metallici - foto di SpejoBlancoNegroLa Commissione europea ha adottato i criteri cui gli stati devono fare riferimento per la concessione di aiuti alle industrie energivore, diretti a compensare l'incremento dei prezzi dell'energia elettrica derivante dall'integrazione dei costi delle emissioni di gas serra in applicazione del sistema ETS. Produzione di rame, acciaio e alluminio, ma anche carta, cotone, prodotti chimici, fertilizzanti e materie plastiche, i settori ammissibili alla compensazione.

In base alla riforma del sistema europeo di scambio delle emissioni, Emission Trading System, concordata nel 2009, con effetto a partire dal 2013, le bollette elettriche per le imprese dell'UE sono destinate aumentare. Un aumento che potrebbe spingere le aziende con alti consumi di energia a rilocalizzare le emissioni in paesi terzi con vincoli meno severi (carbon leakage).

"Se la produzione si sposta dall'UE verso paesi terzi con meno regolamentazione in materia ambientale – ha spiegato infatti il vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza Joaquín Almunia - questo potrebbe minare il nostro obiettivo di una riduzione globale delle emissioni di gas a effetto serra. Ci può essere un tale rischio in alcuni settori, dato l'impatto atteso dell'ETS sui costi dell'energia elettrica a partire dal 2013”.

La comunicazione Orientamenti relativi a determinati aiuti di stato nell'ambito del sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra dopo il 2012 è la risposta dell'Esecutivo Ue a questo quadro.

Bruxelles ha infatti individuato, sulla base di dati ufficiali Eurostat raccolti dagli Stati membri e del contributo di consultazioni pubbliche, la rosa dei settori per cui è più alto il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.

La Commissione ha inoltre stabilito una disciplina delle misure di sostegno nazionali per assicurare l'obiettivo di decarbonizzare l'economia europea e ridurre eventuali distorsioni della concorrenza nel mercato interno. In particolare, le regole permettono sovvenzioni fino all'85% dell'aumento subito da parte delle imprese più efficienti in ogni settore per il periodo compreso tra il 2013 e il 2015, soglia che scenderà gradualmente al 75% nel biennio 2019-2020.

Nel documento sono previsti anche aiuti, fino al 15% dei costi d'investimento, per la costruzione di nuove centrali ad elevato rendimento, dotate di un sistema sicuro di cattura e stoccaggio geologico del CO2.

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